PL - Lescano: "Edera mi ha consigliato Parma, qui imparo da Calaiò. Vorrei restare"

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29.07.2017 21:31 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
PL - Lescano: "Edera mi ha consigliato Parma, qui imparo da Calaiò. Vorrei restare"
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© foto di Diego Fornero/Torinogranata.it

Dopo l'ottima stagione tra le fila dell'Igea Virtus, Facundo Lescano cerca la consacrazione a Parma, terra storicamente fertile per gli attaccanti. Intervenuto ai nostri microfoni, il centravanti argentino, voluto in Emilia dal direttore sportivo Daniele Faggiano, ha così parlato dei suoi primi giorni da giocatore crociato: "Qui mi sto trovando molto bene, sono in una grandissima squadra. Tutti i miei compagni sono bravissimi, a Parma ci sono tanti giocatori forti".

Che tipo di attaccante sei?
"Sono un giocatore d'area che cerca sempre di dare una mano alla squadra, so proteggere bene la palla. Nonostante sia un centravanti, mi piace fare movimento. Ho grande voglia".

Solitamente, gli attaccanti ben strutturati fanno un po' più di fatica ad entrare in condizione.
"Sì, sicuramente giocatori con una struttura fisica importante come la mia ci mettono un po' più di tempo a trovare il ritmo campionato, però stiamo lavorando bene, qui c'è uno staff ben preparato. Io sto lavorando sodo per cercare di farmi trovare pronto".

L'anno scorso ha pagato eccome la scelta di scendere in D con l'Igea Virtus.
"Sì, non so in quanti avrebbero fatto questa scelta, perché venivo da una grande esperienza a Torino, dove ho vinto il campionato Primavera e ho fatto l'esordio in A con la Prima Squadra. Non avevo fatto benissimo in Lega Pro, perciò ho tentato il tutto per tutto scendendo di categoria. Grazie a Dio è andata bene: sono riuscito a fare un doppio salto in avanti e ora sono a Parma. Direi che ho vinto la mia scommessa".

Che cosa è andato storto a Melfi e Monopoli?
"Prima di andare giocare in Lega Pro, sono stato un mese e mezzo in Inghilterra: avrei dovuto giocare lì, ma non se n'è fatto più niente, e così sono tornato in Italia. A Melfi e Monopoli, forse, pensavo di giocare in un campionato semplice, e invece il Girone C di terza serie è difficilissimo. Avevo 18 anni, era la mia prima vera esperienza a livello professionistico: purtroppo non sono riuscito a fare bene come speravo. Quest'anno ho fatto un bagno d'umiltà e ho capito tante cose".

In questo momento davanti a te hai Calaiò. In allenamento puoi imparare tantissimo da un attaccante navigato come lui.
"Sì, l'altra volta scherzando gli ho detto che mentre io giocavo in Primavera, lui era al Genoa in Prima Squadra. Sicuramente è un grande attaccante, non c'è bisogno che lo dica io: i numeri parlano chiaro. Lo osservo molto attentamente in allenamento, cerco di rubargli determinati movimenti. Sono qui anche per imparare da Emanuele".

A proposito di grandi attaccanti, ieri è stato nominato vice presidente del Parma il tuo connazionale Hernan Crespo. Hai già avuto modo di parlare con lui?
"No, non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo, ma mi hanno parlato tutti benissimo di lui. E' stato uno dei più grandi giocatori del calcio argentino: ha fatto molto bene in Italia, soprattutto a Parma. L'ho visto tantissime volte in tv, ma l'ho incrociato solo una volta quando allenava la Primavera gialloblu. Mi farebbe piacere conoscerlo presto".

Fino a qualche settimana fa, sembrava che dovesse ricomporsi a Parma la coppia Edera-Lescano. Oggi Simone sembra molto più distante dall'Emilia.
"L'ultima volta che l'ho sentito, lui era ancora qui: il Parma stava disputando i playoff di Lega Pro. Simone mi ha parlato benissimo di questa società, ma ora è a Torino: non so cosa farà".

Credi che il 4-3-3 di D'Aversa possa esaltare appieno le tue qualità?
"Il mister utilizza questo modulo molto offensivo, anche l'anno scorso ho giocato nel 4-3-3. E' un sistema di gioco che mi piace, ma io sono a disposizione dell'allenatore: sono pronto a fare quello che mi dirà".

Per un centravanti come te, sono molto importanti i rifornimenti degli esterni. Sono arrivati giocatori importanti in quel ruolo: come ti stai trovando con loro?
"Sono giocatori molto forti per la categoria, anche i terzini bassi spingono tanto: in area arrivano tantissimi rifornimenti. Siligardi e Di Gaudio mettono in mezzo palle molte precise, mi ritengo fortunato ad essere insieme a loro".

Ovviamente la tua speranza è quella di restare a Parma. Ma quali sono le tue sensazioni circa il tuo futuro?
"Per il momento non ho avuto modo di parlare del mio immediato futuro. Ho firmato un contratto, per cui, ad oggi, sono un giocatore del Parma. Io rimarrei volentieri in Emilia, ma non c'è nemmeno bisogno che lo dica".

Ti auguriamo di realizzare il tuo desiderio. In bocca al lupo...
"Crepi!".

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