PL - Jacobelli: "Nessun processo scalfirà mai la titanica impresa gialloblù. Stop a Calaiò da revocare"

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10.08.2018 16:39 di  Sebastian Donzella   vedi letture
PL - Jacobelli: "Nessun processo scalfirà mai la titanica impresa gialloblù. Stop a Calaiò da revocare"

Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, per oltre un mese ha difeso il Parma dalle colonne del quotidiano sportivo. Affermando quello che la giustizia sportiva ha stabilito ieri: nessun illecito sportivo, nessuna B ancora da disputare e nessun punto di penalizzazione da scontare. ParmaLive.com lo ha intervistato il day after la sentenza della CAF.

Direttore, come giudica la sentenza della Corte Federale d'Appello?
"Mi auguravo andasse così: bastava analizzare gli atti della vicenda per rendersi conto di quanto fosse insussistente ogni ipotesi di illecito. Parma ha vissuto una situazione paradossale: bastava leggere le carte e i messaggini a disposizione per capire come non ci fosse nulla di nulla in quei pippein e cazzein. Sono felice per il Parma".

Calaiò, però, dovrà rimanere fermo fino al nuovo anno.
"Mi dispiace, secondo me andava totalmente revocata la squalifica. Ma presumo che, di fronte a quello che è stato un autentico trionfo dei legali crociati, la riduzione della pena al posto dell'azzeramento sia stato un modo per non demolire completamente l'impianto accusatorio. Ma questo non intacca minimamente la reputazione di Calaio: ho apprezzato molto le sue parole, ha avuto una grande forza d'animo e una grandissima dignità. Lui come Ceravolo che, non dimentichiamocelo, è stato frullato per settimane nel tritacarne mediatico senza poi nemmeno esser chiamato a processo".

Un processo che ha rovinato l'estate della tripla promozione.
"L'impresa del Parma appartiene alla storia del calcio italiano, nessuno era mai stato capace di passare dalla D alla A. E credo fermamente che questo incredibile risultato non verrà mai scalfito da questa vicenda kafkiana. Il Parma e i suoi tifosi, anzi, trarranno ancora più forza da quanto accaduto, la loro passione sarà ancora più salda nel sostenere la squadra".

Su Tuttosport, sin dalle prime battute, vi siete schierati con il club ducale.
"Abbiamo svolto il nostro lavoro di cronisti, non abbiamo scelto una posizione per partito preso. Abbiamo voluto verificare i fatti, gli SMS erano pubblici, non c'era alcun dossier segreto. E abbiamo subito raggiunto l'immediata convinzione che questa storia era talmente assurda che, per noi, non si sarebbe dovuti arrivare a nessun procedimento".

In tanti le hanno scritto, e a tanti ha risposto, in merito al caso crociato.
"Perché si tratta di una vicenda che ha colpito molto i nostri lettori: era talmente grottesca e surreale che ha suscitato in loro la stessa reazione che abbiamo avuto anche noi".

Adesso cosa deve fare il Parma?
"Gettarsi a capofitto in una A conquistata sul campo. Se penso al Parma penso a Lucarelli, a un calciatore di categoria superiore catapultato in D che ha riportato i crociati alla A, divenendone per sempre un simbolo. Se il calcio avesse più Lucarelli, sarebbe sicuramente migliore".

In estate, più che di tribunali, si dovrebbe parlare di mercato. Balotelli e Cassano in gialloblù?
"Sono due suggestioni, il Parma debba prima di tutto continuare a credere fortemente nel lavoro strepitoso di D'Aversa e a quello del suo zoccolo duro. Come sempre accade, negli ultimi giorni di mercato si presentano occasioni da cogliere al volo. Visto che Faggiano è un ottimo direttore sportivo, e l'ha dimostrato sul campo, saprà come completare la squadra".

Parma in A, però, evoca ricordi grandiosi.
"Adesso però il binario del realismo porta dritto alla salvezza. E bisogna fidarsi di Faggiano. Mi piace lo stile di questa società, come ha lavorato e come sta lavorando. Un club composto di persone serie e corrette che lavorano nell'interesse della società. I tifosi gialloblù, e questo è bene rimarcarlo, sono il primo patrimonio di Parma: parliamo di una tifoseria che ha vissuto un fallimento in Serie A, un qualcosa di mai visto prima. Ed è ripartita in massa insieme alla squadra, realizzando tutti insieme un'impresa titanica da rimarcare a pié sospinto".

La vicenda di Parma non è l'unica nei Tribunali della FIGC. Ci sarebbe una B forse a 19 squadre...
"La giustizia sportiva ha tanti problemi, quest'estate ne è la dimostrazione lampante. Riguardo alla cadetteria senza ripescaggi credo sia un clamoroso errore, non si cambiano le regole del gioco in corsa. Bisognava dirlo con ampio anticipo, seguendo le regole, e non a metà agosto, non sta né in cielo né in terra. Sono dalla parte di Novara, Catania, Siena e delle altre squadre che hanno presentato regolare domanda per il ripescaggio, seguendo le regole. Si parla di criteri da rispettare: i club citati hanno le carte in regola e non capisco perché debbano essere escluse.
Questa vicenda è l'ennesima conferma del marasma ai vertici del sistema calcio: nell'anno di Cristiano Ronaldo, del ritorno di Ancelotti e Pastore, del possibile arrivo di Modric e Bakayoko, il palazzo del calcio non riesce a essere ai massimi livelli che sul campo sta per esprimere la Serie A. ESPN, per intenderci, offrirà a 90 milioni di americani di seguire 300 partite in diretta della serie A oltreoceano e noi, dalla B in giù, non siamo capaci di imporre il rispetto delle regole pensando addirittura di cambiarle in corsa".

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