PL - Galuppini: "Parma in Europa lucida follia. Inglese e Nocciolini i miei bomber"

03.10.2018 13:50 di  Sebastian Donzella   vedi letture
PL - Galuppini: "Parma in Europa lucida follia. Inglese e Nocciolini i miei bomber"
© foto di Marcello Casarotti/TuttoLegaPro.com

Un gol per stendere Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e l'ormai ex capolista Monza. Francesco Galuppini, mobilissimo attaccante classe '93 gialloblù, ha iniziato alla grande la sua avventura in prestito al Ravenna. ParmaLive.com ha intervistato il compagno di squadra di Manuel Nocciolini e il vecchio compagno di squadra di Roberto Inglese, per analizzare il momento attuale personale e del Parma.

Iniziamo dal gol: importantissimo visto l'avversario.
"Sinceramente penso che sia stata una rete decisiva per ottenere i tre punti. Ho aiutato la mia squadra a vincere. Penso alla prestazione importante da parte di tutti e a non aver preso gol per la prima volta in stagione. Non penso al fatto che sia arrivata proprio contro il Monza, l'avversario per la classifica non conta".

L'obiettivo del Ravenna è lo stesso del Parma: la salvezza.
"Già, vogliamo salvarci e vogliamo farlo al più presto. E lo stesso, immagino, vale per i ducali".

In Romagna si sognano i playoff, in Emilia l'Europa League.
"Il Parma in Europa è una lucida follia. In tre anni è balzato dalla D alla A, riuscire ad arrivare in Europa sarebbe un miracolo. Inoltre ci sono squadre che sono da più anni sono in massima serie e che hanno speso di più. Credo nella salvezza tranquilla, un po' come qui a Ravenna. Intanto salviamoci, poi se arriverà qualcosa di più sarà bellissimo".  

Crociati a 10 punti dopo 7 giornate. Come li vedi?
"Stanno facendo una grande stagione, sono in doppia cifra dopo aver affrontato Napoli, Juventus e Inter, questo è da sottolineare. Mister D'Aversa è bravo, l'ha dimostrato sul campo con le due promozioni e anche ora in Serie A. Nelle tre settimane in ritiro a Prato allo Stelvio non erano ancora arrivati tutti i big ma si vedeva già che era in fase di costruzione un'ottima squadra".

Proprio con le grandi i ducali convincono di più sul piano del gioco, mentre con le piccole si fatica.
"Il Parma si difende molto bene e ha grandi giocatori per le ripartenze: quindi con le big riesci a esprimerti meglio mentre con le squadre che devono salvarsi hai qualche difficoltà in più perché devi avere in mano il pallino del gioco contro team che si chiudono a riccio. Però sono arrivati sette punti con le cosiddette piccole, quindi sul piano dei risultati non vedo nessuna difficoltà". 

Chi sarà decisivo per la salvezza?
"A Parma dico Gervinho e Inglese, a Ravenna dico Nocciolini".

Iniziamo dai due attualmente in gialloblù.
"La forza dell'ivoriano è sotto gli occhi di tutti. Mentre Roberto lo conosco da tanto tempo, dal mio primo anno con i grandi al Lumezzane. Eravamo in C, quell'anno andò in doppia cifra e si meritò la chance in B, al Carpi. In Lega Pro faceva la differenza: si capiva già che avrebbe potuto ambire alla Serie A. E son sicuro che segnerà ancora tanto in massima serie. Dispiace che entrambi siano fermi per infortunio, una difficoltà in più per il Parma".

E Nocciolini?
"Avevo già legato con lui tanto a Parma, qui siamo sempre insieme. Per me è un onore giocare con Noccio, ha contribuito alle promozioni dalla C alla A del Parma. Può fare la differenza in Lega Pro e sono convinto che quest'anno farà molto bene. Lo vedo determinato e convinto".

Capitolo personale. Un anno fa esclusione del Modena dalla C, salvezza ai playout col Cuneo e zero gol.
"L'anno scorso è stato travagliato, la vicenda del Modena non mi ha permesso di giocare per mesi. All'epoca bisognava trovare una squadra al più presto e scelsi Cuneo. Non è stato facile salvarsi ma è stata un'esperienza che mi ha fatto crescere. E con la rabbia dell'anno scorso e i tanti insegnamenti avuti mi sono rimesso alla prova. Ho capito che non è stata solo colpa delle circostanze ma anche mia. Adesso ringrazio il Ravenna che ha deciso di credere in me. E continuo a sognare di rientrare alla base: se non sogni di arrivare in A non puoi giocare a calcio".