PL - Ds Reggiana: "Ottimi rapporti tra noi e i ducali, ma niente asse di mercato. Finale col Parma? Magari"

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10.05.2017 13:36 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
PL - Ds Reggiana: "Ottimi rapporti tra noi e i ducali, ma niente asse di mercato. Finale col Parma? Magari"

Interpellato da ParmaLive.com, il direttore sportivo della Reggiana Andrea Grammatica ha parlato non solo del ko nel derby, ma anche di mercato, playoff e dei rapporti col Parma: "Il derby è stato molto combattuto, al Tardini c'era un'atmosfera da categoria importante. Le condizioni del campo hanno - secondo me - ancor di più accentuato lo spirito battagliero delle due squadre. Peccato che il match sia stato rovinato un po' dal manto erboso pesante e un po' dall'espulsione dopo pochi minuti di Sabotic: magari in 11 contro 11 le cose sarebbero potute andare diversamente. Lo spettacolo ne ha un po' risentito dal punto di vista qualitativo, ma il Parma è una grande squadra: non è stato facile reggere per 80', perciò faccio i complimenti ai nostri ragazzi per come hanno interpretato la partita".

Nel dopo gara, un paio di vostri giocatori hanno fatto intendere di non aver gradito particolarmente l'operato dell'arbitro:
"Di solito non commentiamo le decisioni arbitrali, ma c'è un po' di rammarico da parte nostra, perché - soprattutto nella prima mezz'ora - la sensazione dal campo era di una condotta di gara un po' troppo severa: per la gestione dei cartellini e per l'espulsione, a nostro avviso eccessiva. In ogni caso gli episodi non hanno falsato la gara, ci mancherebbe: ci aspettavamo solo qualcosa di diverso, tutto qua".

Dove possono arrivare Parma e Reggiana?
"E' difficile fare previsioni, perché la formula è nuova e un po' spaventa: secondo me, anche per questo molte squadre hanno fatto fatica nell'ultimo mese. Alcuni valori si azzerano, ma non quelli tecnici. Il Parma è tra le 2-3 squadre più forti: a mio avviso è allo stesso livello dell'Alessandria, ma ha qualcosa in più rispetto al Lecce. Noi cercheremo di impattare subito bene il primo turno: siamo fiduciosi di poter dire la nostra in questi playoff. Vogliamo andare avanti il più possibile".

I tifosi di Parma e Reggiana sognano una finale tutta emiliana:
"Magari, sarebbe il massimo assistere ad una finale tra Parma e Reggiana. La cornice di pubblico non c'entrerebbe nulla con la categoria".

Come giudica la nuova formula dei playoff? A suo avviso andrebbe rivista a fine anno?
"La giudico ottima per lo spettacolo, ma alla lunga rischia di essere un po' penalizzante per chi ha mantenuto un certo tipo di rendimento durante l'anno. Il rischio è questo, però per fare una valutazione più approfondita dovremmo aspettare la fine dei playoff".

Tra i tifosi di Parma e Reggiana, si sa, c'è una rivalità antica. Come sono, invece, i rapporti tra le due società?
"Molto buoni, c'è conoscenza tra i vertici e tra i responsabili della parte tecnica. Io e Daniele (Faggiano, ndr) siamo quasi coetanei, abbiamo fatto percorsi simili. Ci sono ottimi rapporti professionali, c'è stima".

Esclude che in estate possano esserci delle operazioni di mercato tra i due club?
"La rivalità fa la differenza, non è facile, anche se un grosso potere contrattuale, oggi, ce l'ha il calciatore. Tutto può sempre succedere, però da qua a vedere assi di mercato ce ne passa".

Dei playoff così lunghi non aiutano di certo la programmazione in vista del prossimo anno. E' d'accordo?
"Sì, un po' sfalsa tutto, anche se poi chi fa il nostro lavoro deve essere bravo ad avanzare diverse ipotesi. Chi andrà avanti dovrà investire tutte le energie nervose sulla squadra, quindi un po' i playoff complicano il lavoro di chi deve fare mercato. In ogni caso, al giorno d'oggi, ci sono tantissime opportunità di mercato: la campagna acquisti è lunga, anche troppo".

Come cambia il mercato per la squadra che vincerà i playoff?
"Io ho già avuto di vivere una situazione del genere all'Entella, quindi ho un po' di esperienza al riguardo. Sicuramente le cose cambiano in meglio, perché le opportunità sono maggiori. Ci sono molti più proventi dai diritti televisivi, ti puoi permettere di operare serenamente anche ad estate inoltrata. Il mercato di Lega Pro è molto più insidioso, bisogna conoscere bene i giovani e le categorie inferiori, a meno che non si abbia un budget talmente elevato da potersi permettere di prendere sempre e solo giocatori di categorie superiori".

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