PL - Coly: "Parma, la A è possibile, ma occhio alle piccole. Stasera gara non semplice"

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13.04.2018 15:55 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
PL - Coly: "Parma, la A è possibile, ma occhio alle piccole. Stasera gara non semplice"
© foto di Giovanni Padovani/ParmaLive.com

A Parma, nella passata stagione, ha giocato 12 incontri, contribuendo, negli ultimi 20' di gioco, anche alla vittoria nella finale playoff contro l'Alessandria. Stiamo parlando dell'attuale difensore del Rezzato, Mohamed Coly, il quale, intervenuto ai nostri microfoni, ha così presentato il match di questa sera tra Parma e Cittadella, due sue ex squadre: "Il Cittadella viene da un periodo un po' negativo, però è una squadra organizzata che gioca bene a calcio e che conosce bene la categoria: sarà dunque una partita non semplice per il Parma, che però ha l'entusiasmo dalla sua. In B è molto importante avere autostima e ottenere risultati: i crociati hanno tutto per fare bene, per loro questa fase è fondamentale per cercare di raggiungere il sogno promozione".

Chi potrebbe decidere il match?
"E' difficile fare previsioni, però tra le fila del Parma ci sono diversi giocatori che possono risolvere situazioni complicate con una giocata individuale. Calaiò o uno degli altri due attaccanti potrebbero essere determinanti. Dall'altra parte, bisogna prestare attenzione a Vido e Kouame, i quali, in futuro, a mio parere potranno far bene anche in A. Loro due hanno molta qualità, ma anche Chiaretti è forte".

Te la senti di fare un pronostico?
"Preferisco di no (ride, ndr). Spero solo che sia una bella partita e che il risultato premi chi lo meriterà".

Quante chance ha il Parma di ottenere la promozione diretta?
"Secondo me, tantissime. Il Parma sulla carta è superiore a tante squadre, ma nel calcio non bastano i nomi: bisogna scendere in campo determinati, soprattutto con le piccole, che in questo momento della stagione sono le più difficili da affrontare. Bisogna avere la loro stessa mentalità, quella da provinciale".

Qual è il momento più bello che ricordi della tua esperienza in Emilia?
"Ho avuto alti e bassi a Parma, però sicuramente il momento più bello è stato quello della promozione: ho sposato il progetto gialloblu proprio per arrivare a quel traguardo. Il Parma è la squadra per cui tifo sin da ragazzino, perciò è stato bellissimo indossare la crociata".

Peccato per l'infortunio.
"Sì, è stato un vero peccato, stavo giocando bene. Però purtroppo il destino ha voluto così".

Qualcuno ha parlato di rapporti non eccezionali con mister D'Aversa. Puoi smentire queste voci?
"Assolutamente sì, col mister ho avuto un buon rapporto. Lui ha parlato sempre bene di me. Purtroppo per me, ha dovuto fare delle scelte: scelte che poi sono state ripagate, dato che i giocatori da lui schierati hanno fatto bene. Io sono stato sfortunato, perché non me la sono potuta giocare alla pari con gli altri per via dell'infortunio, però, ripeto, D'Aversa si è sempre comportato bene con me. Ho accettato le sue scelte senza alcun rancore".

Come ti stai trovando al Rezzato?
"Molto bene, sono stato ben accolto. Tutti mi rispettano per quello che sto dimostrando. Sono contento della scelta, anche perché mi sono avvicinato a casa. Spero solo di poter vincere questo campionato, così la scelta può rivelarsi ancora più azzeccata (ride, ndr)".

Da buon tifoso crociato, immagino che continui a seguire con attenzione e passione il Parma.
"Sì, seguo la squadra e sento i ragazzi. Con determinate persone ho ancora un ottimo rapporto, spero possano ottenere quello che meritano".

Sei ancora nel 'famoso' gruppo WhatsApp della squadra?
"No, perché diventerei matto stando dietro a tanti gruppi. C'è la possibilità di sentirsi anche diversamente, quindi il gruppo WhatsApp l'ho abbandonato (ride, ndr)".

Visto che non sei più sul gruppo WhatsApp della squadra, che cosa ti senti di dire ai tuoi ex compagni per incitarli in vista dello sprint finale?
"Mi sento di dir loro di continuare con questo entusiasmo, ma sempre con la massima umiltà e il rispetto delle squadre che stanno dietro: saranno proprio le gare contro le piccole a determinare le sorti del Parma".

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