PL - Breda: "SPAL leggermente favorita sul Parma. D'Aversa merita la A"
Interpellato da ParmaLive.com, il tecnico Roberto Breda, doppio ex di SPAL-Parma, ha così parlato del derby in programma questo pomeriggio allo stadio Dall'Ara: "La SPAL ormai è una realtà: sia a gennaio che in estate, ha fatto delle scelte importanti sul mercato. E' una squadra che ha una bella identità, sta crescendo in sicurezza. Il Parma però è partito bene: al di là dell'ultima mezz'ora con l'Udinese, ha dimostrato personalità, mettendo in campo il giusto atteggiamento. Entrambe hanno cominciato al meglio il campionato, ma questa gara dirà chi è più pronto in questo momento".
I derby sono gare sempre molto particolari.
"Sì, assolutamente. Sarà una bella gara, tra squadre che possono far bene. La SPAL ha qualcosina in più, perché viene dall'esperienza maturata l'anno scorso. Quando cambi categoria, la prima fase serve a capire le caratteristiche del nuovo campionato, i suoi ritmi, l'intensità. Il Parma però è abituato ad abituarsi alla svelta, negli ultimi anni ha sempre fatto bene in qualsiasi categoria. Tuttavia la A è diversa: già la partita di domenica ha fatto capire ai ducali che, appena abbassi i ritmi, la qualità della A viene fuori".
Chi vede favorita?
"La SPAL è leggermente favorita, anche perché gioca in casa".
Prima lei ha citato Parma-Udinese. Su cosa deve lavorare un allenatore dopo una gara del genere?
"La partita è stata molto positiva per il Parma: nella prima ora, la squadra ha dimostrato di essere all'altezza della situazione. La parte finale, però, dimostra che bisogna tenere alti i ritmi per l'intero match: se non riesci a farlo, devi trovare ugualmente le contromisure. Gli spunti sono tanti, ma essere partiti con una quasi vittoria dà modo ai ragazzi di aumentare l'autostima, che in questa fase è importante".
Che ne pensa di D'Aversa? Crede sia pronto per la A?
"Ha fatto un lavoro fantastico. Due anni fa ha vinto quando era costretto a vincere, e non è mai così scontato. L'anno scorso la piazza pretendeva tanto, però il Parma, pur avendo un'ottima rosa, a mio avviso non era una squadra da primi tre posti. Il Palermo aveva qualcosa in più. Ci sono stati dei momenti di difficoltà, ma la società è stata brava a dargli fiducia, a pesare il lavoro svolto in campo e non l'emotività del momento. D'Aversa si è meritato sul campo la A, è il modo migliore per arrivarci. Non è che se uno lavora in A da anni, vuol dire che è più bravo di D'Aversa, anzi. Vuol dire che magari è stato più fortunato".
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