PL - Bertolotto: "Piątek col Parma? Più facile scommettere su un altro gol"

05.10.2018 17:28 di Sebastian Donzella   vedi letture
PL - Bertolotto: "Piątek col Parma? Più facile scommettere su un altro gol"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Tutta Italia, da un paio di mesi a questa parte, si è innamorata di Krzysztof Piątek. L'attaccante del Genoa, che ha sempre segnato in tutte le gare di Serie A dell'attuale stagione, domenica proverà a bucare la difesa crociata. ParmaLive.com ha intervistato Alberto Bertolotto, giornalista sportivo ed esperto di calcio polacco, autore di "A ritmo di Polska" e a breve in libreria con un secondo saggio sempre dedicato al pallone del paese dell'Est.

Piątek ha stupito tutti. Eppure in Polonia non è proprio l'ultimo arrivato.
"Ha stupito perché ha una media realizzativa incredibile. Ma ero sicuro che potesse far bene quando lessi un'intervista a Michał Probierz, suo allenatore al Cracovia: con grande convinzione disse che avrebbe siglato tantissimi gol anche in Italia. Fu il secondo acquisto più costoso nella storia del Cracovia, un investimento di 500mila euro che è una cifra notevole per un club polacco. Inoltre era stato convocato nella prima selezione della Nazionale che sarebbe andata ai Mondiali quest'estate, rimanendo a casa per la grande abbondanza in avanti dei polacchi. Ma era un giocatore ben seguito in patria da tempo".

Eppure il campionato polacco non è lo stesso di quello italiano.
"Dal punto di vista tecnico no, la nostra Serie A è qualitativamente migliore. Ma per fisicità è uguale. Anzi, forse la massima serie polacca ha un impatto fisico maggiore".

Domenica, col Parma, proverà ad allungare a otto club la sua striscia positiva. Come vedi la sfida con i ducali?
"In questo momento tutte le difese stanno facendo fatica a stargli dietro. Difficilmente riesci a togliergli palla, la protegge benissimo. Bisogna limitare il più possibile i rifornimenti dagli esterni e i cross: è bravo di testa e sa anticipare il difensore, sa dove va il pallone. È un giocatore difficile da contenere soprattutto in queste settimane dal momento che ha l'argento vivo addosso. E ha voglia di farsi convocare in Nations League contro Italia e Portogallo".

Dove incontrerebbe Bruno Alves, giocatore che si troverà di fronte già tra un paio di giorni.
"Non voglio fare il gufo ma è un cliente scomodo per tutti e lo sarà anche per il lusitano. Piątek fisicamente è tirato a lucido, sarà un confronto improbo. Sulle palle aeree se la giocano ma sul rapido sarà faticoso contenerlo. E poi c'è una squadra che gioca per lui e sarebbe stupido se il Genoa facesse il contrario. Ballardini ha in mano il crac del campionato, un attaccante completo che pensa alla squadra e non solo a segnare".

Gol sì o gol no con i crociati?
"È più facile scommettere su un altro suo gol che su una prova senza reti. Diciamo che Piątek ha 15 anni in meno rispetto a mezza difesa del Parma: se il Genoa riuscirà a fare la partita penso potrà continuare a segnare, favorito anche dal fatto che giocherà davanti al pubblico di casa".

Continuando così, anche gli azzurri se lo ritroveranno di fronte a breve...
"La Polonia potrebbe pensare a un sistema per farlo duettare con Lewandowski. La forza offensiva dei biancorossi è notevole, se riescono a inserire anche Piątek può diventare un grosso problema per l'Italia visto che si giocherà anche in terra polacca".

Credi arriverà al record di Batistuta di 11 match consecutivi a segno in Serie A?
"Ogni partita fa storia a sé ma potrebbe farcela. È emblematico che per lui si siano già mossi grandi club. È impressionante non solo come segna ma anche come costruisce da solo i gol. Ha un repertorio molto completo e come tantissimi polacchi ha voglia di affermarsi e lasciare il segno. Essere in A per lui è solo un punto di partenza, non di arrivo: non si accontenta, ha fame di calcio. E l'esclusione dai Mondiali l'ha caricato ancora di più". 

Sarà difficile non inserirlo in un eventuale tuo terzo libro...
"Intanto penso al secondo che narrerà le vicende della Polonia terza ai Mondiali dell'82, non solo dal punto di vista calcistico ma anche politico e sociale. Uscirà a novembre, poi vedremo. Di sicuro se andrà avanti sarà impossibile non inserirlo in un eventuale terzo volume. Però il calcio è cambiato tantissimo: il sistema comunista aveva il pregio di trattare lo sport con grande attenzione: all'epoca i giocatori più forti giocavano tutti in patria, adesso sono tutti all'estero". 

Chiusura col paragone. Quale attaccante storico della Polonia ti ricorda Piątek?
"Andrzej Szarmach, bomber degli anni '70 e '80, faro della Nazionale che arrivò due volte terza ai Mondiali. Una prima punta che sapeva segnare in tutti i modi, un po' come il collega del Genoa, anche se era più statico. Aveva medie realizzative altissime, calciava benissimo ed era bravo nel gioco aereo. L'identikit è più o meno lo stesso".