PL - Apolloni: "Scelta di Lucarelli sorprendente, ma ha finito in bellezza. Futuro? Sogna di fare il ds"

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28.05.2018 16:05 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
PL - Apolloni: "Scelta di Lucarelli sorprendente, ma ha finito in bellezza. Futuro? Sogna di fare il ds"
© foto di Alberto Massignan/ParmaLive.com

La notizia dell'addio al calcio di Alessandro Lucarelli non ha lasciato indifferente l'ex tecnico del Parma Luigi Apolloni, che ha avuto modo di allenare in Emilia il difensore livornese dall'estate del 2015 al novembre 2016: "La sua carriera finisce in gloria, col mantenimento della promessa di riportare il Parma in A, dove merita. Dispiace il fatto che abbia scelto di smettere di giocare, perché ha dato tanto sia al calcio che al Parma, però l'età purtroppo non si può nascondere. E' successo a me, succede anche a lui (ride, ndr). Secondo me ha fatto la scelta più giusta, ha terminato alla grande. Ma posso immaginare la difficoltà nel prendere una decisione simile, perché ti cambia letteralmente la vita: lui è abituato a determinati ritmi, non sarà facile stare lontano dall'allenamento, dalla partitella, dalla fatica quotidiana".

E' una scelta che ti aspettavi?
"No, io ero convinto che continuasse, anche perché lui ha avuto la fortuna di non avere quasi mai grossi problemi fisici. Si è sempre allenato al massimo, e questo gli ha permesso di giocare in maniera ottimale anche a 40 anni. E' chiaro che non è più brillante come 15 anni fa, il recupero dopo una partita è differente, però, ripeto, ero convinto che giocasse per un altro anno. Probabilmente non sarebbe partito titolare, però avrebbe comunque dato una mano all'allenatore e alla squadra, la sua esperienza avrebbe inciso notevolmente, sia dentro che fuori dal campo".

Qual è la qualità che ti ha colpito di più a livello calcistico quando lo hai allenato?
"Sicuramente il fatto che fosse un difensore moderno, è molto bravo palla al piede. Col tempo è cresciuto notevolmente, ha imparato sempre più a leggere le situazioni".

E a livello umano?
"Mi piaceva il fatto che lui non prendesse troppo sul serio le cose. Mi spiego meglio: riusciva a trasmettere alla squadra leggerezza, ma allo stesso tempo determinazione e concentrazione. Era in grado di stemperare anche i momenti di tensione, e questo è un bene in un mondo come quello del calcio in cui la tensione la fa da padrona. In ogni caso, quando c'era da randellare, era il primo che randellava, non si tirava indietro. Lui ha dimostrato grosso attaccamento al Parma e alla gente di Parma".

C'è un aneddoto che testimonia le sue capacità di leader e il suo attaccamento ai colori gialloblu?
"Sì, Ale si impegnava tanto nel trasmettere il senso d'appartenenza agli altri giocatori. Questo secondo me è stato un valore aggiunto. Lui si è preso a cuore questa squadra, e ha avuto l'abilità e la fortuna di poterla riportare in A. Ha giocato e segnato in tutte le categorie col Parma: penso che questa sia un'enorme soddisfazione per lui".

Nell'ultima settimana Lucarelli ha più volte utilizzato la parola "paura", riferendosi all'addio al calcio giocato. E' così traumatico il passaggio "all'altra vita"?
"Sì, lo disse anche Totti l'anno scorso. E' traumatico, ma bisogna subito trovare un nuovo ruolo e metterlo immediatamente in pratica. Perché se ti fermi, ti viene o la nostalgia o la voglia di tornare a giocare. L'adrenalina che dà il calcio giocato ti fa star bene e ti trasmette emozioni forti".

In che ruolo vedresti bene Lucarelli per il post-campo?
"Lui ha sempre detto che gli sarebbe piaciuto fare il direttore sportivo. Non so se Faggiano sia contento o meno di questo (ride, ndr). Scherzi a parte, il suo obiettivo era quello lì. Avere accanto un dirigente giovane ma capace come Faggiano è un vantaggio per Ale, perché da lui può imparare tantissimo: Faggiano ha già vinto tanto, può dargli dei consigli preziosi".

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