ESCLUSIVA PARMALIVE - Scala: "Parma, se vuoi davvero l'Europa non devi più perdere punti"

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02.04.2014 11:28 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA PARMALIVE - Scala: "Parma, se vuoi davvero l'Europa non devi più perdere punti"

A poche ore dal fischio d'inizio di Roma-Parma, la redazione di ParmaLive.com ha contattato il grandissimo Nevio Scala, doppio ex di lusso dell'incontro. Il tecnico veneto, nominato nel dicembre scorso 'allenatore crociato del secolo', ha fatto il punto della situazione sulla squadra di Donadoni, cominciando inevitabilmente dal match che andrà in scena allo stadio Olimpico alle ore 18.30: "E’ una partita molto difficile per il Parma. Sicuramente la Roma sta andando molto bene, vuole il secondo posto, però nel calcio tutto è assolutamente possibile. Le ultime due sconfitte subite in trasferta dal Parma non devono oscurare il bel campionato disputato sino a qui dai crociati. Le assenze di Gargano e Paletta sono importanti, ma, se il Parma è forte come si pensa e come io credo, non deve aver paura, anche se, effettivamente, il suo è un compito abbastanza proibitivo quest’oggi”.

Il  leggero calo accusato dalla squadra di Donadoni nelle ultime due giornate è da attribuire, secondo lei, a sfortuna, appagamento, deconcentrazione, flessione da un punto di vista fisico o ad un mix di queste componenti?
“Io non ho visto interamente le partite, ma solo spezzoni in tv, però non mi pare ci sia un calo da parte della squadra ducale. Dobbiamo considerare che in campo ci vanno anche gli avversari. Tra l’altro la Juve è una squadra molto forte e la Lazio si sta giocando un posto in Europa: le due compagini hanno motivazioni importanti. Qualche ingenuità difensiva, alcuni episodi, spesso possono determinare un risultato. Ripeto, io non parlerei di calo, bensì di coincidenze negative”.

A gennaio il Parma ha dimostrato di poter vincere e convincere anche senza Antonio Cassano. Paradossalmente l’assenza dell’attaccante barese quest’oggi potrebbe favorire la squadra emiliana, “costretta” dal primo all’ultimo effettivo  a triplicare concentrazione e determinazione per sopperire alla mancanza di una individualità così forte?
“Ci sono diversi aspetti da considerare a tal riguardo. Cassano, quando è in condizione, ti risolve le partite da solo; altre volte, quando non sta bene o non è in condizione, può invece mettere in difficoltà la squadra. Tuttavia, io Cassano lo vorrei sempre in squadra in condizioni ottimali. La sua assenza chiaramente pesa, ma pesa come quelle di Paletta e Gargano. Cassano è un giocatore straordinario, che ti risolve i problemi quando la squadra è in difficoltà: trova sempre delle giocate, tira fuori un gol, ma, come ha detto giustamente lei, molto probabilmente gli undici che andranno in campo dovranno dimostrare che l’assenza di Cassano non è determinante”.

La Roma viene da quattro vittorie consecutive che le permettono di restare tutt'oggi ancorata al treno scudetto. Secondo lei qual è la situazione di gioco o l’uomo ai quali dovranno prestare particolare attenzione gli emiliani, stasera? Quale, invece, il piccolo punto debole dei giallorossi - ammesso che ci sia - da sfruttare per sperare di uscire indenni dall’Olimpico?
“Il Parma deve giocare come sa. Punto. Non deve né avere paura, né sentirsi superiore alla Roma. Deve giocare con le proprie qualità e sfruttare le proprie forze. La Roma è forte in tutti i reparti, non ha punti deboli particolari, quindi il Parma non può sperare che la Roma sia debole a destra o a sinistra, deve solo entrare in campo con la mentalità vincente. Se la Roma è più forte, 9 volte su 10 vince; se invece il Parma dimostra di essere forte tanto quanto la Roma, allora si gioca la partita e poi gli episodi decidono il risultato”.

Fino a tre giornate fa l’obiettivo Europa sembrava praticamente ad un passo dal Parma. Con la piccola frenata dei ducali e gli exploit di Atalanta, Lazio, Verona, Milan, Torino e Samp le cose sembrano essersi terribilmente complicate. Volendosi sbilanciare, qual è attualmente, a suo giudizio, la favorita per il conseguimento dell’ambitissima sesta piazza?
“Mah, come ha detto lei ci sono 3-4 squadre che lottano per aggiudicarsi questo posto. Il Parma deve crederci, è questa l’unica cosa che mi sento di dire. L’Atalanta sta andando a mille e sta ottenendo dei risultati incredibili, la Lazio lo stesso, e quindi direi che non è facile fare un pronostico. Il Parma ci deve credere in maniera assoluta, le possibilità ce le ha, ma non deve più perdere punti”.

Al Mondiale l’Italia potrebbe disporre di almeno tre tesserati del Parma (Paletta, Parolo e Cassano). La penultima volta che la squadra ducale ha concesso così tanti giocatori alla Nazionale azzurra per la massima competizione internazionale risale ai suoi tempi (ad Usa 94, quando i gialloblù erano addirittura 5). Che cosa si prova nel fornire al ct italiano così tanti ragazzi, cresciuti sotto la propria guida, per di più in una squadra di provincia?
“Io ho provato un orgoglio incredibile in quel periodo. Non voglio attribuirmi il merito di essere stato l’unico artefice di quelle convocazioni, però abbiamo lavorato tanto e per me quello è stato davvero un riconoscimento pazzesco. Non so cosa deciderà Prandelli da qui alla fine del campionato, ma di certo porterà i giocatori più in forma. Le possibilità che convochi Paletta, Parolo e Cassano ci sono, ma non è detto che tutti e tre poi rientrino nei 23. Io me lo auguro, e se così fosse credo che per Donadoni sarebbe una grandissima soddisfazione, così come per il Presidente e per il Parma tutto”.

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