ESCLUSIVA PARMALIVE - Colomba: "Stillicidio che durava da anni. La salvezza del 2011 ha allungato la vita al club"

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23.05.2015 21:26 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA PARMALIVE - Colomba: "Stillicidio che durava da anni. La salvezza del 2011 ha allungato la vita al club"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Intervistato ai nostri microfoni, il doppio ex di Parma-Hellas Verona Franco Colomba ha parlato della gara che si disputerà domani pomeriggio all'Ennio Tardini, soffermandosi inoltre sulla positiva esperienza nel Ducato del collega Roberto Donadoni (molto probabilmente giunta ai titoli di coda) e sulle difficoltà a livello societario del club crociato, a quanto pare già presenti nel 2011, anno in cui il tecnico di Grosseto guidò la squadra emiliana ad una miracolosa salvezza: "Domani il risultato conterà poco, però sarebbe bello per il Parma finire bene il campionato, soprattutto dopo aver dimostrato di esser capace di saper reagire alle sfortune. D'altra parte, però, anche il Verona ci terrà a far bene per incrementare la sua classifica e dare lustro al suo torneo. Mi aspetto quindi una partita aperta a qualsiasi risultato".

Essendo l'ultima gara casalinga in A del Parma, sarebbe bello se il Tardini fosse pieno:
"Sicuramente. Sarebbe giusto salutare nella miglior maniera possibile questi ragazzi, che, tutto sommato, hanno sempre dato tutto dal punto di vista dell'impegno. Certo, è stata una stagione negativa al 100%, però, almeno sotto il profilo morale, i giocatori hanno dato tutto".

Quella di domani potrebbe essere anche l'ultima al Tardini di Donadoni. Che esperienza è stata la sua a Parma?
"Indubbiamente positiva: i risultati sono stati buoni, sin dal primo anno. Nella stagione scorsa ha addirittura conquistato un posto in Europa, anche se poi è successo quello che è successo. E' emerso uno stillicidio che durava da qualche anno: alla fine è crollato tutto, come del resto si sentiva dire da più tempo".

Nel 2011 aveva già notato qualcosa di strano?
"Ricordo che, quando ci salvammo, sentii dire da più parti, anche dall'interno: 'Meno male che ci siamo salvati, perché altrimenti sarebbe stato un disastro'. Alla luce di ciò che è successo dopo, penso che quella salvezza abbia prolungato la vita a questa società".

Perché, a suo parere, un imprenditore dovrebbe investire sul Parma e non su un altro club italiano, magari di Serie A?
"Perché il Parma è una società che negli ultimi 20 anni ha lasciato il segno. E' una piazza dove si lavora bene, dove è possibile programmare e fare un progetto di risalita e ricostruzione, senza pressioni eccessive. Un acquirente avrebbe il tempo di provare a costruire qualcosa di solido. Il passato dimostra che è possibile".

Per concludere, vuole dire qualcosa ai suoi ex tifosi?
"Loro sono stati sempre di un'educazione e di un rispetto incredibili, anche nei momenti più difficili. Non hanno mai perso la testa, anzi, hanno sollecitato la squadra in maniera positiva. Parma non meritava tutto ciò, però c'è da sottolineare che la piazza ha sempre saputo reagire ad ogni avversità con grande equilibrio. Tenere conto di questo fattore è importante per un futuro eventuale acquirente: lavorare in piazze del genere è una cosa fondamentale. I tifosi del Parma sono una certezza".

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