Troppo mercato distrae: concentriamoci tutti sul campo. D'Aversa, una scelta da difendere, ma il gioco preoccupa i tifosi

24.01.2018 22:00 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Troppo mercato distrae: concentriamoci tutti sul campo. D'Aversa, una scelta da difendere, ma il gioco preoccupa i tifosi
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© foto di Federico Gaetano

Stiamo arrivando alle battute finali del calciomercato, ma, giunti a questo punto, secondo chi vi scrive forse sarebbe meglio concentrarsi meno sul calcio parlato e maggiormente sul calcio giocato. Da questo punto di vista dovremmo fare un po' tutti mea culpa, nel senso che ci siamo fatti prendere un po' tutti dall'entusiasmo per i colpi di mercato messi a segno, ma il rientro in campo non è stato dei migliori. Anzi. Certo, la Cremonese è un avversario tosto, ma proprio per questo è difficile da digerire il fatto che, nella seconda metà del secondo tempo, fossero i grigiorossi ad avere maggior voglia di vincere. Per questo motivo, il successo dei lombardi è meritato. Ha fatto bene il ds Faggiano, nell'ultima conferenza di presentazione dei nuovi, ad ammonire i presenti sull'entusiasmo per il mercato. Bisogna restare con i piedi per terra: la proprietà certamente ha speso, e l'obiettivo è quello della promozione, ma ci sono dei numeri impietosi con cui confrontarsi. Il Parma non segna da quattro partite, e arriva da cinque gare senza vittorie. Insomma, c'è evidentemente qualcosa da risolvere.

A proposito di cose da risolvere, qualcuno potrà chiedersi se la posizione di Roberto D'Aversa sia salda. In molti non sono soddisfatti del gioco espresso, e qualche tifoso vorrebbe cambiare l'allenatore. Mi assumo le mie responsabilità nell'esprimere la personalissima opinione che la scelta di D'Aversa va difesa e portata avanti per quanto possibile. Vanno infatti analizzate le situazioni in cui versa la squadra, prima di formulare accuse e di cercare capri espiatori. Purtroppo, l'allenatore è di solito il primo imputato, ma le tante assenze - soprattutto in attacco - hanno rappresentato un grosso problema per il Parma, che è mancato di un vero e proprio finalizzatore. C'è da dire che la difesa sta funzionando bene: se abbiam parlato di cinque gare consecutive senza vittorie, va anche detto che in queste cinque partite il Parma ha subito due soli gol. Ora, se il pacchetto arretrato regge bene, vuol dire che la squadra c'è, visto che tutta la squadra partecipa alla fase difensiva. Lo stesso Faggiano ha sottolineato come Scozzarella stia correndo tanto in questo periodo, e tante volte nelle nostre pagelle abbiamo sottolineato la sua crescita in non-possesso.

Cosa sto cercando di dire? Che prima di prendersela con l'allenatore non bisogna guardare tutto nero, e che è possibile un approccio costruttivo a partire dai dati positivi. Detto questo, è innegabile che si segna poco, che ci sono pochi gol da parte dei centrocampisti, che Insigne (strepitoso fino a qualche settimana fa) è meno decisivo, e che sta mancando quell'arma che caratterizzava il Parma delle prime giornate, ovvero i gol nati da palla inattiva. Sembrerà una banalità, ma da certe situazioni se ne esce con l'applicazione in allenamento e con il lavoro quotidiano. Cerchiamo dunque di rimanere uniti, perché, se per ora i risultati non sono quelli che auspichiamo, possiamo ripartire dalla certezza di avere una buona difesa, confidando che la situazione offensiva migliori. Ceravolo e Calaiò sono reduci da infortuni ma stanno tornando, presto ci sarà anche Ciciretti, e la macchina tornerà a correre. Cerchiamo di avere fiducia, e di remare tutti nella stessa direzione.