Tra mistero e diffidenza, inizia la nuova era

20.12.2014 01:00 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Tra mistero e diffidenza, inizia la nuova era

Dopo sette anni, arriva al capolinea l'era Ghirardi, e ne comincia una nuova, ancora tutta da scoprire. Il primo aspetto positivo che salta all'occhio, almeno per ciò che concerne l'immediato, è lo scongiuramento delle ipotesi più catastrofiche (vedi il fallimento), e questo è senz'altro un buon motivo per accogliere con favore il passaggio di proprietà perfezionatosi nelle ultime ore. Se all'apparenza potrebbe sembrare tutto rose e fiori, tuttavia, il Parma, pur essendo finalmente giunto in fondo al tunnel, vede una luce ancora fioca, per via delle tante incertezze che gravitano attorno ai nuovi acquirenti. L'unica certezza scaturita dalla conferenza odierna è il nome della holding che ha rilevato il pacchetto di maggioranza del club ducale: la Dastraso Holdings Limited, società quasi introvabile sul web, ma che, come sottolineato da StadioTardini.it e ParmaQuotidiano.info, è stata registrata a Cipro il 7 novembre scorso e ha come unico socio (udite udite) proprio il Pietro Doca auto-eliminatosi (o almeno, così ci è stato detto) dall'organigramma del nuovo Parma dopo il duro impatto con le pressioni dei media. Un ulteriore indizio, questo, che a dispetto delle smentite di rito, ci porta dritti dritti alla reale identità del nuovo acquirente: alludiamo a Rezart Taçi, come confermerebbero anche i legami professionali con Giordano (ammessi dallo stesso neo presidente ducale) e le risposte non proprio convincenti date quest'oggi dallo stesso avvocato a proposito del coinvolgimento nell'affare del petroliere albanese ("Taçi dietro l'acquisto del club? Sinceramente NON ME LA SENTO DI DIRE che è un azionista...”).

I tifosi, già scottati dalla recente gestione Ghirardi, non hanno gradito tutta questa alea di mistero, tant'è che hanno concretamente manifestato la propria diffidenza nei confronti dei nuovi, facendo sentire la propria voce in sala stampa senza filtro alcuno. Le rassicurazioni da Fabio Giordano sono arrivate, anche a microfoni spenti, ma basteranno a placare la voglia di trasparenza dei supporters gialloblù? Che bastino o no, la cosa più ragionevole, al momento, è quella di permettere ai nuovi di lavorare in tutta serenità, senza emettere sentenze anticipate o giudicare prima del tempo. Anche perché, che piaccia o no, ora come ora è l'unica alternativa possibile.