Rimonta compiuta, non resta che... continuare a vincere. A Vercelli tre punti d'obbligo

28.04.2018 10:29 di  Mattia Boselli   vedi letture
Rimonta compiuta, non resta che... continuare a vincere. A Vercelli tre punti d'obbligo
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Completata la risalita sino a quel secondo posto che il 18 maggio vorrà dire promozione, il Parma ha ora il compito di conservarlo per le cinque giornate che mancano al termine della stagione regolare. Forse serviranno tutti i quindici punti in palio, forse ne basteranno meno, certo è che sin dal match del Silvio Piola contro la Pro Vercelli i crociati dovranno puntare alla vittoria per respingere gli attacchi delle inseguitrici.

In conferenza stampa prepartita Roberto D'Aversa ha ricordato che "di fronte avremo una Pro Vercelli che giocherà due partite in casa e farà di tutto per fare risultato e cercare di ottenere la salvezza, spesso e volentieri le squadre che devono salvarsi nel girone di ritorno fanno più punti. Noi dovremo mettere in campo la stessa cattiveria e la stessa determinazione, pur avendo un tasso tecnico importante, ma questo viene fuori quando equilibri con la cattiveria. Mi aspetto una Pro Vercelli aggressiva, organizzata, che gioca bene sul campo sintetico, dunque veloce, piccolo e che ti porta a fare un certo tipo di partite. Dovremo essere pronti fin dall'inizio a fare sì che il loro momento di difficoltà continui e che quello nostro positivo prosegua, ma questo dipende solo da noi e da come interpreteremo la partita, dovremo avere la voglia che ci ha contraddistinto nelle ultime gare di portare a casa il risultato in tutti i modi". Non convocati Da Cruz, Lucarelli, Munari e Scozzarella, non deve però ingannare il fatto che siano partiti per Vercelli gli altri infortunati Di Cesare, Dezi e Scavone: è una decisione presa soprattutto per fare gruppo, ma per il primo non sarà possibile scendere in campo, per il secondo sarà molto difficile e solo per il terzo c'è qualche chance in più. Se non altro sono a disposizione, e non era scontato, Ceravolo, Di Gaudio e Vacca, seppur non al meglio. Discreta la situazione in attacco, accettabile quella della difesa, è però evidente lo stato d'emergenza del centrocampo, che, a meno di un recupero in extremis o che il tecnico decida a sorpresa di cambiare modulo, dovrà probabilmente essere integrato con un difensore o un attaccante fuori ruolo: "Gazzola ha fatto in passato anche quel ruolo, Insigne può ricoprirlo con caratteristiche diverse, anche Baraye, ma non conta molto il giocatore che può adattarsi a una singola posizione, conta il lavoro collettivo. Contro il Carpi quando siamo rimasti in dieci alla fine per l'uscita di Munari e nonostante Gazzola play e Siligardi mezzala abbiamo portato a casa il risultato".

Quello in Piemonte è quasi un testacoda, le "bianche casacche" occupano infatti l'ultima posizione in classifica. All'andata il divario tra le due squadre fu ben fotografato dal risultato finale di 3-0; tra operazioni di mercato e condizioni fisiche mutate la formazione crociata che giocherà al Piola sarà piuttosto diversa da quella che scese in campo al Tardini, servirà però la stessa dedizione di allora: da qui alla fine tutto è nelle mani del Parma ma è vietato fare calcoli.