Poche chiacchiere: il Parma è una neopromossa, dobbiamo sempre ricordarcelo

26.09.2017 23:04 di Sebastian Donzella   vedi letture
Poche chiacchiere: il Parma è una neopromossa, dobbiamo sempre ricordarcelo
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Se c'è una cosa che il primo mese di campionato ha lasciato in eredità al Parma, oltre ai 9 punti, ovviamente, è la consapevolezza che per vincere serve tanta sofferenza. Una considerazione a primo avviso un po' banale ma che in realtà tanto scontata non è. In Serie B, come ha finalmente spiegato senza tanti giri di parole l'AD Carra, il Parma non è la favorita, non deve vincere il campionato né arrivare tra le prime due.

Tutto l'opposto rispetto a un anno fa quando i crociati veleggiavano nelle zone nobili del Girone B di Serie C. Adesso i gialloblù non sono più la corazzata (quasi) invincibile di un anno fa: le avversarie, con rispetto parlando, non giocano più in campi di periferia o nella provincia della provincia del calcio. Adesso si parla di Bari, Frosinone, Pescara, Palermo, Empoli, Perugia e via di questo passo. E i sacrifici economici che la società ha sostenuto in estate non devono far perdere di vista la disparità economica che ancora c'è tra club che usufruiscono di paracaduti milionari o che da anni incassano contributi dalla cadetteria.

Il Parma, negli ultimi due anni, si è semplicemente svenato: in Serie D i contributi semplicemente non esistevano, in Lega Pro erano irrisori. Lo si voglia o no, il Parma è una neopromossa e paga lo scotto di esserlo. In tanti storcono il naso per il bel gioco che manca o per i risultati che non arrivano con regolarità. Eppure nessuno nota che il team allenato da D'Aversa, al momento, oltre a essere in piena corsa per i playoff, obiettivo finalmente dichiarato a caratteri cubitali, è anche il migliore tra quelli che arrivano dalla C. Carra, infine, oggi ha esplicitato una regola aurea per vincere: inutile esagerare, sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Perché tante saranno le prime e altrettante le seconde. E senza masticare bocconi amari e macinare sofferenza, la Serie A non arriverà mai.