Parma Calcio 1913, l'avventura ha inizio: l'imprenditoria parmigiana vuole riprendersi il calcio cittadino

30.06.2015 21:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
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Dopo la parentesi Ghirardi, il Parma dovrebbe tornare ai parmigiani. Non è ancora una certezza, dal momento che c'è il gruppo di Giuseppe Corrado ancora in corsa, ma la cordata degli imprenditori locali sta compiendo decisamente passi avanti per il futuro. Ieri mattina è stato sottoscritto l'atto che ha ratificato la creazione di Nuovo Inizio Srl, ovvero la società che controllerà il club, con accanto un'altra società - con quote di minoranza - che raccoglierà appassionati e investitori di minor calibro. Tra i soggetti maggiormente interessati ci sono Marco Ferrari, ex membro del CdA del "vecchio" Parma di Ghirardi, Giampaolo Dallara e Guido Barilla. Presenti anche Giacomo Malmesi, Mauro Del Rio, Angelo Gandolfi di Errea e Bruno Melardi per conto dell'Impresa Pizzarotti & C.. Dai documenti risulta che l'idea di dar vita al progetto è nata subito dopo l'ultima asta fallita per la cessione del Parma Fc.



La Nuovo Inizio Srl ha già nominato un suo consiglio di amministrazione, composto da Marco Bigliardi, Marco Ferrari e Giacomo Malmesi. I sette soci hanno subito fatto capire di avere intenzioni serie: sono già stati stanziati 1 milione e 750mila euro, anche se nei giorni scorsi si parlava di un progetto di 2 milioni. Probabilmente è mancato l'ok di un ottavo socio per completare il pacchetto. Parliamo di cifre: come riferito da ParmaQuotidiano.info, di questa cifra di 1 milione e 750mila euro, 140mila restano come capitale sociale della Nuovo Inizio Srl, mentre il resto va in forma di “sovrapprezzo” per sostenere poi l’avvio di Parma Calcio 1913. Ciascun socio ha immesse cifre uguali: 20mila euro di capitale e 230mila di sovrapprezzo, per un totale di 250mila euro a testa. Se in futuro qualcuno volesse cedere la propria quota, gli altri soci avrebbero diritto di prelazione.

Il programma che va delineandosi appare dunque abbastanza chiaro, mentre sullo sfondo continua ad agire il gruppo di Giuseppe Corrado, il quale, come ha dichiarato ai nostri microfoni, spera ancora di essere lui a partire dalla Serie D con il proprio progetto, anche dovendo rinunciare allo stadio Tardini. Corrado ha spiegato che l'affiliazione alla FIGC verrà chiesta con un altro impianto, forse quello di Noceto. L'impressione generale, comunque, è che al momento la cordata composta dall'imprenditoria locale sia in vantaggio. Non deve però sfuggire la cosa veramente importante, e cioè che venga fatto il bene del Parma: che è quello che ci auguriamo tutti, dopo quanto accaduto nella scorsa stagione calcistica.