Parma 2.0, da chi ripartire? Guidolin il sogno, Reja l'opzione più valida. Affascinante il possibile ritorno di Palmieri

24.11.2016 19:00 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Parma 2.0, da chi ripartire? Guidolin il sogno, Reja l'opzione più valida. Affascinante il possibile ritorno di Palmieri
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

A partire da qualche ora, è ufficialmente partita la caccia al successore di Luigi Apolloni. Chi sarà il prescelto della proprietà? Come ben spiegato ieri in conferenza stampa da Marco Ferrari qualche idea in merito c'è già, ma, alla fine, molto dipenderà dalle opportunità che si presenteranno, nonché dal modo di pensare dei vari allenatori: modo di pensare che, per forza di cose, dovrà combaciare con quella della società ducale. Tra i tanti nomi accostati al Parma nelle ultime ore, spicca quello dell'ex crociato Francesco Guidolin, il quale, pur avendo manifestato nel recente passato il suo amore nei confronti dei colori gialloblù ("Se mi avesse chiamato il Parma in D, avrei detto di sì, perché ci sono stato bene e penso di aver lasciato bei ricordi"), al momento sembra maggiormente tentato da una nuova esperienza all'estero.

Altrettanto intrigante è la pista che porta ad un altro ex di lusso, Hernan Crespo, il quale firmerebbe in bianco pur di allenare la squadra del suo cuore: in questo caso, però, l'ostacolo è legato alla scarsa esperienza da allenatore dell'argentino. Vedere Valdanito alla guida del Parma sarebbe davvero emozionante, ma forse, dando la priorità al cuore piuttosto che alla razionalità, si ripeterebbe nuovamente l'errore fatto con Apolloni. Del resto, si sa: i sentimentalismi, purtroppo, nel calcio pagano poco. Pagherebbe molto di più, invece, a mio avviso, l'arrivo di Edy Reja, tecnico poco 'sponsorizzato', ma senz'altro molto valido: i fatti dimostrano che l'allenatore friulano sa gestire bene le pressioni (ricordiamo che ha lavorato in piazze 'calde' come Napoli e Roma, sponda Lazio), riuscendo peraltro ad ottenere ottimi risultati (l'ultima volta che ha allenato una squadra in terza serie è stato col Napolli, squadra che poi ha subito riportato in A nel giro di soli due anni). Non sono da scartare, inoltre, possibili sorprese, così come la nomina di un tecnico con meno appeal mediatico, ma con maggiore conoscenza della Lega Pro: in questo senso, il nome perfetto sarebbe quello di Mario Petrone, che proprio ai nostri microfoni ha dichiarato di gradire molto la possibilità di approdare in Emilia.

Chiudiamo con un accenno anche alla situazione relativa al nuovo assetto dirigenziale. Se i nomi di Marino e Larini sono rassicuranti dal punto di vista dell'esperienza, quello di Francesco Palmieri, emerso nelle ultime ore, affascina e non poco, per diversi motivi. Se è vero che il classe 1967 di Bari non ha mai lavorato dietro la scrivania per una Prima Squadra, è altrettanto vero che nell'era Ghirardi ha dimostrato di essere un grande conoscitore di calcio, portando nel Ducato talenti del calibro di Defrel, Mauri e Lapadula, e generando - dal nulla - un patrimonio pazzesco, di inestimabile valore, poi spazzato via brutalmente dal fallimento. Ebbene, il suo ritorno a Parma rappresenterebbe una grande rivincita per lui, un modo per riprendersi - con gli interessi - quello che gli era stato ingiustamente tolto. La palla è al centro: che vinca il migliore.