Niente drammi, nulla è perduto. Quei 10 minuti a Cesena non devono compromettere una stagione: nelle difficoltà il Parma diventa grande

08.05.2018 23:23 di Sebastian Donzella   vedi letture
Niente drammi, nulla è perduto. Quei 10 minuti a Cesena non devono compromettere una stagione: nelle difficoltà il Parma diventa grande
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Dieci minuti per passare dal paradiso all'inferno. Dal secondo al quarto posto. Dalla soddisfazione di aver espugnato un campo come Cesena alla sensazione, amarissima, di avere solamente sfiorato il colpaccio. Quei 10 minuti, dall'86' al 95', in terra romagnola, sono al momento lo spartiacque tra la Serie A e la cadetteria. Eppure, come il Parma ha scoperto sulla sua pelle in casa bianconera, il calcio è un'altalena. Questa volta, è il caso di dirlo, i gialloblù son cascati male, malissimo.

Ma il campionato non è finito: mancano 180 minuti al termine della regular season, con gare difficili non solo per i crociati ma anche per Frosinone e Palermo, le dirette rivali che non hanno ancora vinto assolutamente nulla. E poi inutile piangere sul latte versato, meglio compattarsi: del resto è la cosa che il Parma, fin qui, ha saputo far meglio. Al giro di boa, ossia dopo la sconfitta con la Cremonese, o due mesi e mezzo fa, quando i crociati scesero fino al nono posto, i gialloblù hanno saputo tirar fuori il meglio dalle difficoltà e ripartire alla grande, nonostante gli infortuni che hanno decimato di settimana in settimana la rosa.

Ecco perché sarebbe tanto assurdo quanto deleterio pensare di aver chiuso qui i giochi per la promozione: la percentuale è scesa, ovviamente, ma non è pari allo zero. E poi, mal che vada, ci saranno i playoff, da affrontare comunque nella miglior posizione possibile. Alzi la mano chi, a inizio anno, avrebbe mai pensato a un terzo, o un quarto, posto.