Mercato finito, ora serve il salto di qualità anche sul campo, senza affidarsi agli episodi. Da Cruz, sicuro di voler fare il centravanti?

05.02.2018 19:08 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
Mercato finito, ora serve il salto di qualità anche sul campo, senza affidarsi agli episodi. Da Cruz, sicuro di voler fare il centravanti?

Sarebbe bello e comodo affermare che i demeriti dei risultati del Parma sono additabili ad una sola persona, il criticatissimo Roberto D'Aversa, ma in questo momento mi sembra non solo sbagliato, ma anche inutile. La partita di Brescia, come quella di una settimana fa contro il Novara peraltro, ci dice di un Parma eccessivamente dipendente dagli episodi e incapace di reagire ad una difficoltà concretamente, ma solo di farsi trasportare dagli eventi. Non a caso il periodo di maggior splendore del nostro campionato è coinciso con la lunga imbattibilità di Frattali, sintomo di una difesa che funzionava alla perfezione, fattore che a sua volta dava più coraggio alla fase di costruzione e permetteva di capitalizzare quasi ogni occasione creata.

Tuttavia, al termine di un mercato che ha visto nel Parma la squadra di gran lunga superiore in Serie B per investimenti, è tempo di ragionare e auspicare un salto di qualità dal punto di vista mentale il prima possibile, che ponga i crociati come avversario da battere in ogni sfida e non solo come squadra totalmente dipendente dagli episodi singolo dei novanta minuti. Gli investimenti per Da Cruz e Ciciretti sono completamente fuori mercato, è bene dirlo, per cui è il momento in cui tutta la squadra capisca di essere nella "favorita numero uno" e cominci a giocare con questa consapevolezza, cercando il gol sin dal minuto uno, pur con l'equilibrio che D'Aversa inseguire sin dalla prima gara dell'anno. 

Infine, una preghiera ad Alessio Da Cruz: il ragazzo ha stoffa, lo si è visto chiaramente anche sabato, ma non è assolutamente una prima punta e deve capirlo. Si allena da tre settimane a Collecchio, l'influenza di Calaiò lo ha lanciato tra i titolari ma la trasformazione in punta centrale dell'ex Novara non può assolutamente essere una priorità per il Parma in questo momento, staccato di ben 10 punti dal primo posto in classifica. L'olandese si è presentato dichiarando di sentirsi un attaccante centrale: i fatti non gli danno ragione o comunque rivelano tutta la sua acerbità in quella posizione di campo: le cose cambiano, vedi assist per Ceravolo, quando l'ex Novara si decentra e può sfruttare tutta la sua qualità e rapidità per i compagni a centro area. Un esperimento da non ripetere, per il bene suo e del Parma.