Le ore che precedono l'ultima asta sono bollenti. C'è volontà di sistemare le cose, la speranza cresce

27.05.2015 22:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Alberto Benaglia/ParmaLive.com
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© foto di ParmaLive.com

Stanno scorrendo le ultime, frenetiche ore prima dell'ultima asta fallimentare. Il Parma è in vendita ormai da settimane, offerte non ce ne sono state ma sembra ci siano state due manifestazioni d'interesse concrete, con tanto di consultazione della famosa "data room" che contiene le cifre che interessano ai potenziali acquirenti. Lo scoglio più grande resta però il celeberrimo debito sportivo, l'elemento che più spaventa i compratori e il popolo crociato: originariamente erano infatti ben 75 i milioni che il Parma doveva ai vari tesserati (giocatori, staff). Le ultime ore, però, possono portare delle novità importanti: innanzitutto, come abbiamo scoperto poco fa, se Amauri è disposto a venire incontro alle esigenze del Parma, Antonio Cassano avrebbe firmato la rinuncia a una fetta importante dei suoi crediti. Questa può essere una notizia di importanza capitale per l'immediato futuro del club: la rinuncia di Cassano potrebbe infatti convincere definitivamente gli altri "dissidenti" a fare altrettanto, e ciò darebbe una grande mano alla salvezza del Parma. Ovviamente, ammesso (e non concesso) che ci sia davvero qualcuno pronto a rilevare la società.



C'è, insomma, un'improvvisa volontà di sistemare le cose, non solo da parte dei curatori, ma anche da parte di chi vanta dei crediti che ormai non può più recuperare per intero. In effetti ci sembra una scelta ragionevole: con una sparizione del Parma Fc, quei crediti diventerebbero irrecuperabili, tanto vale provare a recuperarne un minimo. Quella riguardante Cassano non è però l'ultima notizia importante arrivata in nostro possesso nelle ultime ore. Secondo quanto raccolto dal nostro direttore Simone Lorini, infatti, Angelo Anedda Alberto Guiotto stanno lavorando alacremente per chiudere gli accordi con i vari Marchionni, Amauri, Felipe, Modesto e Zaccardo: se l' "operazione riduzione" riuscisse per intero, i curatori fallimentari consegnerebbero un Parma all'asta per 25 milioni di euro, comprensivi (e sottolineo comprensivi) dei 6 dell'asta. Questa è una notizia importante e che dà ulteriore speranza: se si riuscisse ad abbattere il debito sportivo sino a 19 milioni di euro, come stanno cercando di fare i curatori, per il nuovo compratore potrebbe risultare addirittura conveniente acquisire il Parma a queste condizioni, dal momento che avrebbe comunque diritto al paracadute destinato alle retrocesse, erediterebbe un florido settore giovanile (vero fiore all'occhiello dell'attuale società) e avrebbe un diritto di prelazione per l'acquisto del centro sportivo di Collecchio.

Insomma, in queste ore può avvenire la svolta, adesso bisogna solo aspettare e sperare. Se son rose, fioriranno...