L'infortunio di Coly scompagina le carte, si va verso il 4-4-2. Verrà il tempo di Baraye, ma ad oggi Giorgino, Corapi e Scavone sono insostituibili

29.09.2016 19:24 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
L'infortunio di Coly scompagina le carte, si va verso il 4-4-2. Verrà il tempo di Baraye, ma ad oggi Giorgino, Corapi e Scavone sono insostituibili
© foto di ParmaLive.com

Dopo aver schierato il suo Parma col 3-5-2 e col 4-3-3, mister Luigi Apolloni sembra intenzionato a cambiare ancora una volta sistema di gioco, soprattutto alla luce dell'infortunio occorso a Mohamed Coly. La difesa a tre, infatti, senza il senegalese, non sembra garantire la stessa affidabilità, mentre il fatto di rinfoltire il centrocampo con un uomo in più è dovuto al fatto che Garufo ha caratteristiche senz'altro più offensive rispetto all'ex Pro Vercelli (inserire un altro laterale potrebbe dunque assicurare maggiore copertura sulla fascia destra). Anche l'attacco a due, peraltro, potrebbe seriamente giovare alla squadra, dato che, quando si gioca a tre, uno tra Evacuo e Calaiò è costretto ad agire in posizione più defilata e/o arretrata, snaturando quelle che sono le proprie caratteristiche.  

Nella gara di San Benedetto del Tronto non dovrebbe partire dal 1' Yves Baraye, già da qualche settimana finito ai margini delle gerarchie di Apolloni, il quale, da ormai tre gare, è riuscito finalmente a trovare i giusti equilibri in mezzo al campo con l'utilizzo di Giorgino, Corapi e Scavone, al momento imprescindibili per la squadra. Non è detto, tuttavia, che l'ex Chievo Verona, capocannoniere della formazione crociata nella passata stagione, non possa tornare ad essere utile al tecnico romano: il senegalese, infatti, oltre ad essere una mezzala con grandi qualità di inserimento e ottime capacità di tiro (nessun centrocampista della rosa gialloblù ha le sue caratteristiche), doti utili soprattutto quando si affrontano squadre chiuse, è un giocatore molto duttile, che potrebbe fare molto comodo anche da trequartista, esterno o punta.