Il sorriso di Pecchia e il gesto di Colak. Tutti "dentro" al progetto e con un unico obiettivo

03.01.2024 00:01 di  Alessandro Tedeschi  Twitter:    vedi letture
Il sorriso di Pecchia e il gesto di Colak. Tutti "dentro" al progetto e con un unico obiettivo
© foto di Parma Calcio 1913

In occasione dell'ultima partita del 2023 giocata al Tardini, quella della vittoria sulla Ternana, in conferenza stampa è stato chiesto a mister Fabio Pecchia se potrebbe essere per Parma quello che Gasperini è per l'Atalanta. Il tecnico crociato ha così risposto: "Mi piace assolutamente come idea. E' un obiettivo, quello di continuare a lavorare e farlo insieme. Quello che ha fatto Gasperini è la massima aspirazione di ogni allenatore". Ma a colpire è stato il sorriso con cui il tecnico crociato ha accolto la domanda arrivata dalla sala stampa: un sorriso spontaneo, vero, di chi ha come obiettivo quello di aprire un lungo ciclo sulla panchina gialloblu.

Passano poi soli tre giorni e a Brescia arriva un altro gesto che testimonia l'unità d'intenti del gruppo crociato: Antonio Colak, da diverse partite fuori dalle rotazioni e senza reti dallo scorso 7 ottobre, viene schierato titolare da Pecchia. Immaginate di essere il colpo del mercato, il bomber chiamato a risolvere tutti i problemi offensivi della squadra, di essere stati pagati una bella cifra per il campionato cadetto e di aver lasciato una squadra che lotta per il titolo in Scozia per scendere in Serie B, e poi di trovarvi relegati in panchina e faticare enormemente a trovare spazio in questa prima parte di stagione. Questa è la situazione che sta vivendo Colak in questi mesi e a Brescia arriva l'occasione da titolare. Dopo pochi minuti sente un leggero fastidio al polpaccio e ha subito pensato al bene del gruppo chiedendo la sostituzione, pur essendo in grado di continuare anche se non al meglio. Un gesto sottolineato dallo stesso Pecchia: "Continua a dimostrare di essere una grandissima persona, non si sentiva al 100% e dopo dieci minuti mi ha chiesto il cambio. Penso non sia nulla di grave, ma in una partita così importante non ha voluto essere egoista".

Ma gli esempi potrebbero essere numerosi e probabilmente molti non vengono nemmeno alla luce del sole ma restano dentro alle mura di Collecchio: la forza del Parma in questa stagione è il gruppo che si è creato in questi mesi. Ed è questo che sta facendo la differenza in campo. Bravo Pecchia a tenere tutti "dentro" e bravi i crociati a sposare in toto il progetto Parma, sperando che sia solo l'inizio di un'idea a lungo termine.