Gubbio-Parma sfida tra deluse: vincerà chi riuscirà a tramutare la rabbia in energia positiva. Venezia davanti non per caso, onore a Domizzi e compagni
Quella che andrà in scena domenica pomeriggio allo stadio Pietro Barbetti sarà una sfida tra squadre che non stanno di certo vivendo il loro miglior momento della stagione. Chiaramente ci riferiamo a Gubbio e Parma, le quali proveranno ad invertire la rotta sin da subito per cercare di chiudere l'annata 2016-2017 nel miglior modo possibile. La situazione del Parma (virtualmente fuori dai giochi per ciò che concerne il primo posto) è nota a tutti, ma anche in Umbria non si respira aria di grande entusiasmo. Il sonoro ko per 6-0 patito cinque giorni fa a Teramo ha infatti ulteriormente raffreddato l'ambiente rossoblu, già non particolarmente soddisfatto per i 9 punti ottenuti nelle ultime 8 gare. Assisteremo dunque ad un incontro forse non bellissimo esteticamente, ma senz'altro molto intenso, con le due compagini che con ogni probabilità punteranno molto più sull'aspetto mentale che su quello prettamente tattico o tecnico: la spunterà chi riuscirà a tramutare rabbia e delusione in carica ed energia positiva.
Se Parma e Gubbio non se la passano benissimo, c'è una squadra che invece può essere ben soddisfatta di quanto fatto sino ad oggi. Si tratta ovviamente del Venezia, formazione che continua a crescere di giornata in giornata, consolidando sempre più la propria leadership nel Girone B. C'è chi ha parlato di fortuna, di strategie efficaci a livello comunicativo, ma anche di decisioni arbitrali spesso a favore dei lagunari: discorsi francamente un po' da bar, seppur con un minimo di fondamento. La verità è che gli arancioneroverdi, pur non essendo sulla carta la squadra più forte del raggruppamento, stanno oggettivamente meritando la vetta della classifica. Gli 8 punti di vantaggio sul Padova e i 10 sul Parma non lasciano spazio a repliche: il Venezia è la formazione che meglio sta interpretando quel difficilissimo campionato che è la Lega Pro. E chi parla di fortuna, forse, non sa che ottenere molti punti in rimonta e/o in zona Cesarini è sintomo di grande squadra. Onore a Domizzi e compagni.
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