Guarire dal... mal di Tardini si può e si deve. Contro Zeman precedenti incoraggianti

14.10.2017 10:34 di Mattia Boselli   vedi letture
Guarire dal... mal di Tardini si può e si deve. Contro Zeman precedenti incoraggianti
© foto di ParmaLive.com

Reduce dal pareggio del Barbera, dove il Parma avrebbe anche meritato la vittoria (inutile ricordare quanto avvenuto nel recupero), contro il Pescara i crociati tornano a giocare al Tardini, campo amico nel quale stanno però trovando più difficoltà di quante sarebbe lecito attendersi. L'avversario è un'altra candidata alla promozione partita un po' a rilento, il Pescara di Zeman, che ha un punto in meno dei ragazzi di D'Aversa.

Nella conferenza stampa prepartita il mister del Parma non nega le difficoltà casalinghe e commenta che "se andiamo a rivedere le partite giocate in casa, c'è rammarico per la gara contro la Salernitana, dove abbiamo prodotto 60' di ottimo calcio: probabilmente è una questione di atteggiamento, fuori casa siamo più compatti, dobbiamo farlo anche in casa sia quando siamo in vantaggio sia quando la gara è ancora in equilibrio". Comunque "la nostra curva è un valore aggiunto, lo ha dimostrato l'anno scorso e continua a farlo anche quest'anno, penso ad alcune partite che non abbiamo vinto ma dove è stato compreso che i ragazzi avevano dato tutto. Sarebbe bello vedere far sì che al Tardini le squadre che vengono per giocare devono sudare anche solo per un punto da portare via". Contro il Pescara, come sempre, "è importante riuscire ad ottenere un risultato positivo", e l'obiettivo è alla portata dato che "a Palermo ci siamo espressi con una buona trama nel secondo tempo, stiamo migliorando dal punto di vista del gioco, ma dobbiamo essere presenti in partita anche con la giusta concentrazione, perché in Serie B non ti puoi permettere di mollare un centimetro. Ci vogliono equilibrio e pazienza, oltre che migliorare in zona rifinitura". Riguardo agli assenti, il tecnico d'origine pescarese spiega che "Germoni non è convocato perché non ha assorbito la botta al ginocchio, inoltre dobbiamo valutare Ceravolo e Scozzarella: quest'ultimo ha preso una botta, vediamo".

Zdenek Zeman, tecnico che come pochi divide il pubblico tra accesi ammiratori e detrattori per il suo gioco spettacolare accompagnato da una fase difensiva assai meno convincente, ha D'Aversa tra i suoi estimatori: in settimana l'ha definito maestro, ora aggiunge che "la sua storia dimostra che si è sempre reso protagonista di bei campionati, esprimendo un bel calcio, con tanti goal, penso ad alcune esperienze come il Pescara promosso in Serie A con lui qualche anno fa, ma anche con il Foggia". Il boemo, come tutti ricorderanno, allenò il Parma nell'immediato dopo-Sacchi conquistando tutti nel precampionato per poi confezionare un avvio di campionato di B così deludente da costringere il presidente Ceresini all'esonero dopo sette giornate; erano trent'anni fa esatti ed era proprio ottobre. Dopo di allora i ritorni da avversario al Tardini non sono stati granché felici per lui, avendo il Parma collezionato nove vittorie, due pareggi ed una sola sconfitta. Se i crociati vogliono avere anche in casa un ruolino di marcia da promozione o perlomeno da playoff serve il decimo successo.