Gol su calci piazzati? Nessuna paura: un anno fa il Venezia ha vinto il campionato così

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La vittoria nel weekend contro l'Avellino è stata speciale anche per le modalità con cui è arrivata. I gialloblù, per la prima volta in stagione, hanno segnato solamente su azione. Una novità assoluta dopo due mesi di campionato con poche reti e in gran parte arrivati su calci piazzati. Quelle contro gli irpini non sono le prime reti realizzate grazie a una normale azione di gioco ma poco ci manca, visto che la prima è giunta la settimana scorsa contro l'Entella: in quell'occasione, però, Calaiò prima e Insigne poi segnarono su contropiede, in seguito alla rete di Lucarelli in mischia. A Foggia, nel turno infrasettimanale, la prima perla in seguito a una lunga azione elaborata: sempre Insigne e sempre dopo un piazzato che aveva aperto la partita. Con i campani, invece, Di Gaudio ha aperto le danze su azione (anche se su marchiano errore della difesa avversaria) mentre il "solito" Insigne ha timbrato il cartellino con il "solito" contropiede. 

Occhio, però, a pensare che segnare spesso e volentieri su calci da fermo, angoli e mischie sia un male. E il Parma, sulla sua pelle, ne ha la prova. Un anno fa, in Lega Pro, il Venezia ottenne la promozione sfruttando la fisicità dei suoi difensori e dei suoi attaccanti nei calci piazzati. Senza i lagunari non avrebbero staccato la concorrenza, strappando subito il pass per la cadetteria e condannando i gialloblù alla lunga lotteria, fortunatamente vincente, dei playoff.