Frediani bene a Salerno, sarebbe interessante vederlo dal 1'. D'Aversa ora ha una certezza: la difesa a quattro funziona meglio

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In questo gelido giorno di metà settimana, sono tanti gli argomenti da sviscerare, pensando sia alla scorsa gara contro la Salernitana sia al prossimo impegno con il Palermo. In particolare, vorrei riflettere sull'utilizzo di alcuni giocatori e sull'assetto difensivo. Incomincerei partendo proprio da due mosse a sorpresa che si sono viste nella gara di Salerno, con D'Aversa che ha mandato in campo due giovani come Marco Frediani e Armando Anastasio. Se per l'esterno scuola Napoli si è trattato dell'esordio assoluto, in realtà mi ha sorpreso maggiormente - e in positivo - l'impiego dell'attaccante ex Ancona. Frediani è stato infatti inserito con la partita del tutto in bilico, quando mancava ancora mezz'ora, e D'Aversa ha avuto decisamente ragione, visto che il giocatore scuola Roma si è dimostrato pericolosissimo in ripartenza e in fase assist.

In effetti, sono stato stupito per due motivi: in primis, sin qui Frediani aveva collezionato solo pochi minuti contro la Pro Vercelli, e sembrava difficile pensare a un suo impiego. In secondo luogo, mi ha stupito la scelta di preferire lui a Baraye, con il senegalese che in questo momento sembra essere scivolato molto indietro nelle gerarchie. Peccato, l'anno scorso sembrava che l'ex Torres fosse in rampa di lancio, e invece sin qui in Serie B lo si è visto poco. Questo però significa che Frediani sta lavorando bene in allenamento, e si sta meritando quella B che, prima del Parma, aveva soltanto assaggiato con la maglia dell'Ascoli. Detto questo, è un giocatore che ha delle potenzialità, non sarebbe male vederlo in futuro dal 1': il ragazzo potrebbe stupirci ancora.

L'altro grande tema che ci regala la gara di Salerno è la difesa: ormai D'Aversa ha infatti deciso di accantonare la difesa a tre, per ritornare al reparto a quattro. Nonostante la pochezza offensiva dei granata, mi sembra chiaro che questo schieramento funzioni meglio, o che comunque sfrutti dei meccanismi maggiormente rodati. Oltretutto, contro la Salernitana si è visto un Valerio Di Cesare su ottimi livelli: la sua prova non è stata forse troppo sponsorizzata dai giornali, ma penso abbia dimostrato tutta la sua affidabilità. Quando il difensore romano è in forma, dimostra di essere un elemento molto importante per questa formazione, e risulta difficile da lasciar fuori. Ad ogni modo, ripartiamo da qui, da una difesa più solida e dalla fiducia che proviene dal ritorno ai tre punti: pur senza (ancora) un gioco entusiasmante, può essere il giusto viatico per trovare continuità. Magari, ci auguriamo, già nella prossima partita.