Entella, Vercelli e ora Cesena. Tre pareggi mancati che fanno il paio con alcuni episodi chiave. E in Serie A ci va il Palermo

Il gol di Ciano, in primis. Il palo di Insigne, anche. Sono episodi che hanno fatto capire come il Parma non abbia il secondo posto nel proprio destino: ha avuto ragione l'esperto Pochesci nel dire che la sfida contro il Cesena sarebbe stata quella decisiva, così come decisivo era stato il gol dell'attaccante del Frosinone nella sfida contro il Brescia. Segnali, direbbe qualcuno, episodi invece è il nome che ama D'Averrsa: sono due letture diverse della stessa cosa, che purtroppo portano inevitabilmente allo stesso finale. Ieri è andata in maniera molto diversa rispetto a Chiavari e Vercelli, ma il finale è stato lo stesso. Tre punti meritati (uno a partita) si sono trasformati in zero e così, ecco che il secondo posto si è tramutato in quarto. Un quarto che difficilmente potrà ritrasformarsi in secondo, anche con due vittorie su due. In sostanza, io non ci credo, ma non smetterò di sperare, perché sarebbe davvero un peccato sciupare una rimonta fantastica come quella messa in campo dalla squadra dal ko di Empoli in poi. 

E in Serie A secondo me ci va il Palermo. Il Frosinone ha mostrato di avere limiti evidenti senza Daniel Ciofani, anche e soprattutto mentalmente. I rosanero hanno due impegni facilissimi, contro il Cesena praticamente salvo e in casa, dove raramente sbaglia, e nell'ultima di campionato contro una Salernitana già salva. Il Frosinone invece dovrà sudarsi i tre punti nella sfida esterna contro l'Entella e potrebbe essere punito da una fase finalizzativa in grande difficoltà, mentre la passerella finale sarà in casa contro il Foggia. Calendario non semplice neanche per il Venezia, che nella prossima sfida se la vedrà contro la Cremonese e finirà a Pescara, campo mai facile da espugnare.