Dopo la poule scudetto è tempo di guardare avanti. Le premesse della Lega Pro impongono scelte difficili in sede di mercato

24.05.2016 21:50 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Dopo la poule scudetto è tempo di guardare avanti. Le premesse della Lega Pro impongono scelte difficili in sede di mercato
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© foto di Giovanni Padovani

Non è stata certamente esaltante l'esperienza del Parma nella poule scudetto, che, visto il campionato condotto dai crociati nella stagione regolare, lasciava sperare un epilogo ben diverso. Per una serie di motivi, tra cui la stanchezza, la sfortuna e, forse, un pizzico di presunzione, è mancato quel quid che poteva permettere al Parma di conquistare lo scudetto. Forse si tratta anche degli stessi motivi, su per giù, che hanno impedito ai crociati di andare avanti nella Coppa Italia di categoria. Certo, l'obiettivo più importante (anzi, l'unico che contasse davvero) è stato centrato, ma probabilmente si sarebbe potuta rimpinguare la bacheca. Poco male: è tempo di guardare avanti, anche se le ultime due partite servono da ispirazione e monito per il futuro.

Già, il futuro: la Lega Pro è tra pochi mesi, e bisogna cominciare a pensare alla stagione che sarà. La società sicuramente ci sta già pensando, al di là delle voci di mercato che hanno tempestato le ultime settimane. Importante, infatti, non sarà solo il mercato che sarà, ma anche le scelte che verranno fatte sulla rosa attuale. Scelte non facili: il patrimonio dei giovani, imposto dal regolamento della Serie D, dovrà essere ridiscusso in base al regolamento della Lega Pro, e bisognerà capire gli importi federali che spetteranno all'utilizzo degli stessi giovani. Sarebbe infatti un peccato rinunciare a questi incentivi, considerando anche che la Lega Pro è un campionato economicamente dispendioso e che non porta con sé grandi introiti. Perché ricordiamoci sempre da dove arriva il Parma, e quanto oggi conta l'amministrazione economica in una società di calcio. Insomma, la questione dunque non è Gilardino o Cacia: è riuscire a essere economicamente sostenibili, garantendo al tempo stesso una squadra top per la categoria e di mantenere alta la priorità nel valorizzare le giovani promesse. Non sarà facilissimo, ma si sta lavorando proprio per fare questo.