Dopo il terzo no, tutto su Calaiò: Minotti cambia tattica, una risposta è attesa a brevissimo

Cambia tutto: il Parma, dopo aver incassato il terzo no, da Pablo Gonzalez, il quale ha scelto di sposare il progetto dell'Alessandria, sposta la propria attenzione su una tipologia di attaccante diversa. Emanuele Calaiò, tanta esperienza ma anche una carriera in fase evidentemente discendente, è il nome che Minotti e Galassi vorrebero regalare ad Apolloni sin dalla seconda settimana a Pinzolo: per farlo però ci sarà da battere un'agguerrita concorrenza, in particolare quella della Salernitana e della Ternana. Squadre di B, al solito, che possono garantire al calciatore un palcoscenico certamente più allettante della Lega Pro, campionato che l'Arciere non ha mai giocato in carriera, arrivando invece fino all'Europa League con la maglia del Napoli. 

Ma entriamo nel merito di una situazione che è caldissima è in fase di cambiamento continuo, ora dopo ora: il Parma si è letteralmente buttato sul giocatore dopo aver capito le intenzioni di Gonzalez, che ha firmato per quattro anni (!) a cifre importantissime con l'Alessandria. La Salernitana infatti era già sicura di aver preso il calciatore, salvo dover fare i conti con una proposta "monstre" da parte del Parma al giocatore, che ha sul piatto un biennale su cifre simili a quelle recapitate a Sansone (circa 200 mila euro netti all'anno): non proprio bruscolini per un calciatore che l'8 gennaio scorso ha compiuto 34 anni e che deve ragionare sull'ultimo vero contratto della sua carriera. 

Bocche cucite in casa Parma, così come lo erano state in occasione dei no di Antenucci, Sansone e Gonzalez: una tendenza poco significativa dunque, ma che noi interpretiamo come grande impegno nel tentativo di chiudere l'acquisto entro breve e poi concentrarsi sul grande obiettivo per la difesa. Un centrale di piede mancino che possa comporre il trio con Lucarelli e Coly.