Dalla delusione all'esaltazione, ma a Viareggio un pari che non vale punti. Ripartiamo dalla voglia di Barillà

15.08.2017 20:16 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
Dalla delusione all'esaltazione, ma a Viareggio un pari che non vale punti. Ripartiamo dalla voglia di Barillà
© foto di ParmaLive.com

Calcio d'agosto, non ti conosco. Magari! Dopo la delusione e i pianti del post-Bari, l'esaltazione per il pari senza reti al cospetto di una Fiorentina ridotta davvero ai minimi termini, pesantemente incompleta e neanche troppo motivata a fare la partita contro un Parma aggressivo sin dai primissimi minuti di gioco. Buone indicazioni sì per D'Aversa, ma che vanno prese e messe nel cassetto in vista di impegni più probanti. In estrema sintesi, il punto di Viareggio vale zero, la prova però rimane e da lì serve ripartire, con gli adeguati accorgimenti, in vista dei prossimi incroci con squadre di B, sia amichevoli che ufficiali. 

Come ho avuto modo di dire/chiedere anche a D'Aversa nel post-partita, la voglia (e le diverse caratteristiche rispetto a Scavone, per esempio) messa in campo da Antonino Barillà è una delle migliori notizie della gara contro la spenta Fiorentina vista domenica pomeriggio. Il pressing a tutto campo dell'ex Trapani ha costretto gli spaesati viola a giocare bassi e spesso e volentieri buttare via il pallone, come nel caso dell'occasionissima capitata a Baraye. Bene anche Sierralta, che oltre per la stazza ha sorpreso per la personalità, segnali incoraggianti anche da Dezi e Germoni. Un gran peccato aver dovuto rinunciare ai tre alfieri "principali" (ma questo Baraye era e rimane intoccabile per me, ndr) dell'attacco, Di Gaudio, Calaiò e Siligardi. Speriamo di vederne almeno un paio nell'amichevole di venerdì contro l'Empoli. In attesa del famoso regalo dal mercato, con Caputo tornato sorprendentemente in ballo nelle ultime ore. Ah, dimenticavo: buon ferragosto!