D'Aversa parte col piede giusto, almeno dal punto di vista delle intenzioni. Faggiano, auguri. Rinunciare alla stagione, sarebbe sbagliato

12.12.2016 19:35 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
D'Aversa parte col piede giusto, almeno dal punto di vista delle intenzioni. Faggiano, auguri. Rinunciare alla stagione, sarebbe sbagliato
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© foto di Federico De Luca

"Sotto l'aspetto dell'impegno non posso dire nulla, ma dobbiamo migliorare nella volontà di provare comunque a giocare. Quello che mi è piaciuto meno è che nella ripresa ci siamo adagiati e abbiamo smesso di provare a fare quello che stavamo facendo prima". Con grande sincerità, Roberto D'Aversa ha fatto un esordio molto positivo nella sala stampa del Tardini, almeno dal mio punto di vista. Quello sul campo non è andato granché, con una prima frazione molto decisa ed una ripresa decisamente più moscia, mentre a mio parere la figura davanti ai giornalisti è stata perfetta. Ha semplicemente ammesso che il Parma nella ripresa non ha giocato. Per motivi caratteriali? Per motivi atletici? Non è dato saperlo, speriamo lo sappia almeno il mister. 

Passiamo al mercato e a fare i migliori auguri al nuovo direttore sportivo Faggiano: lo aspetta un lungo lavoro, non perché la squadra necessiti di stravolgimenti, ma perché come ha chiarito lo stesso ds in Lega Pro non si compra se non si vende. Il Parma al momento ha 24 over in rosa e pochissimi hanno mercato. Uno come Evacuo, ammesso che il Parma si voglia veramente privare del suo acquisto estivo più importante, ha uno stipendio non sostenibile per quasi nessun club di Lega Pro e non sarebbe facile trovare un club di B pronto a puntare su di lui dopo questo inizio di stagione. Un discorso che vale anche per Guazzo, Miglietta, ma non solo. Non è detto che il Parma voglia privarsi di loro, ma se lo vorrà fare, non avrà certo vita facile. 

Leggevo stamane un messaggio di un lettore, che incitava la società a lasciar perdere il corrente campionato e pensare già alla programmazione del prossimo. Non sono per nulla d'accordo: a parte il fatto che un "progetto" non si costruisce sulla base di sei mesi per poi rottamarlo e pensare a quello dopo, ma non credo che sia pensabile abbandonare un campionato a 20 giornate dalla fine, specie in un campionato dalle medie non altissime. Il Venezia è lontano è vero, ma ricordiamoci che programmare con sei mesi d'anticipo una stagione, non equivale ad un cammino trionfale nella stessa.