Conquistato il "triangolo industriale": questo Parma si esalta nei grandi stadi. Buona la prima per l'ultimo dei romantici Pizzarotti: è lui il presidente ideale per questa piazza

Tre indizi fanno una prova: il Parma di D'Aversa si esalta alla grande in trasferta, in special modo nei grandi stadi italiani. E la vittoria di Torino non è che l'ultima dimostrazione di carattere e personalità da parte della squadra crociata, che dopo aver espugnato Milano e Genova, ha compiuto un'altra mini-impresa in terra piemontese, conquistando così completamente quello che nel Novecento veniva chiamato il "triangolo industriale" (To-Mi-Ge). Il modo di giocare di Gervinho e compagni è l'ideale per affrontare qualsiasi trasferta, ma al di là dell'organizzazione difensiva e del contropiede, questo Parma ha qualcosa in più: ha un gruppo coeso, una mentalità operaia ma non remissiva, nonché una grande, grandissima voglia di stupire e di superare i propri limiti. Non si vince per caso su campi così prestigiosi.

A Torino è stata la prima da Presidente per Pietro Pizzarotti, che ha dunque festeggiato il battesimo da numero uno gialloblu con un successo pazzesco. Non poteva immaginare un inizio migliore il neo presidente crociato, il quale, pur restando sempre dietro le quinte, in questi anni ha dato un sostegno concreto e prezioso a dirigenti, staff tecnico e giocatori, non facendo mai mancare a nessuno vicinanza e incitamento. In questo calcio moderno in cui business e denaro la fanno da padroni, l'ultimo dei romantici Pizzarotti sta riportando in auge amore e passione per una squadra che è il simbolo e l'orgoglio di una città straordinaria e di tifosi esemplari, i quali sono certamente orgogliosi di essere guidati da "uno di loro".