Con l'Ascoli Benek non è stato il centravanti adatto: perché non affidarsi ad uno degli altri 3?

17.01.2024 00:00 di  Rocco Azzali   vedi letture
Con l'Ascoli Benek non è stato il centravanti adatto: perché non affidarsi ad uno degli altri 3?
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© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

È sempre facile parlare dopo, a risultato acquisito magari, come in questo caso, quando le cose sono già state fatte, le decisioni prese e gli errori commessi. Ma questa volta molti tifosi se lo sono domandati sin dal momento in cui è stata resa nota la formazione che sarebbe scesa in campo per sfidare l'Ascoli: perché Adrian Benedyczak è stato scelto come centravanti di ruolo? Non che il polacco non sappia vestire i panni della prima punta, anzi, probabilmente il ragazzo nasce proprio come terminale offensivo e gli otto gol fatti nelle prime quindici partite in stagione - tra campionato e Coppa Italia - avvalorano la tesi che il classe 2000 possieda buone doti da finalizzatore. C'è però da sottolineare che Benek non trova la via della rete dallo scorso 12 novembre e che tutti i centri messi a segno quest'anno dall'ex Pogon Szczecin sono stati realizzati partendo come esterno d'attacco. Mister Fabio Pecchia, infatti, non lo aveva mai schierato come punta di riferimento dal primo minuto quest'anno, preferendolo spesso sull'out mancino o talvolta su quello di destra, a seconda dell'assetto tattico desiderato da sfoggiare contro l'avversario di turno. Con Ange-Yoan Bonny, Antonio Colak e Gabriel Charpentier in rosa, il tecnico ducale ha sempre preferito affidarsi a rotazione ad uno di questi come perno del reparto, viste le rispettive caratteristiche di cui sono dotati. Tre attaccanti diversi tra loro per qualità e fisicità, ma tutti - evidentemente - più congeniali al ruolo rispetto Benedyczak per il modo in cui gioca la squadra: questo è quanto emerso sino ad oggi.

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Domenica il polacco è apparso estraniato dalla gara, in balia delle maglie bianconere che lo avvolgevano e non gli concedevano metri, tanto che l'allenatore ha dovuto modificare le proprie scelte iniziali a gara in corso, prima spostandolo sull'esterno e poi sostituendolo, al termine di sessantasei minuti incolore. Forse, ormai, con lo stile di gioco di Pecchia, Benek può soltanto fare l'ala, che sia a piede invertito o sulla destra, poco cambia, il fatto è che il ragazzo ha sviluppato degli ottimi tempi di inserimento come incursore che parte da dietro e su questo bisogna insistere. Il numero sette gialloblù ha faticato tremendamente a prendersi sulle spalle il peso dell'attacco gialloblù e probabilmente lui stesso preferirebbe continuare ad agire inizialmente in una posizione più defilata per poter poi attaccare frontalmente gli spazi e far male alle spalle delle difese avversarie. Chiaramente, nell'economia di una partita, è normale che Benedyczak possa trovarsi a ricoprire le vesti del centravanti, anche come soluzione momentanea di Pecchia atta a sparigliare le carte dei rivali, ma questa non potrà più essere una scelta sulla quale impostare una partita. Da ora in poi sarà vietato sbagliare: le altre corrono ed il Parma non potrà più permettersi errori di alcun tipo in questo girone di ritorno.

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