Complimenti PM7, ora sei un terzino a tutti gli effetti: mister D'Aversa l'artefice fondamentale della sua evoluzione

01.11.2017 22:00 di  Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Complimenti PM7, ora sei un terzino a tutti gli effetti: mister D'Aversa l'artefice fondamentale della sua evoluzione
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© foto di Matteo Papini/Image Sport

Vorrei dedicare l'editoriale di oggi a Pasquale Mazzocchi, giocatore che, anche a causa del ruolo che ricopre, magari ruba meno la scena rispetto ad altri suoi compagni, ma che sta riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante anche in questa stagione di Serie B. Parliamo, del resto, di uno dei pochi superstiti della stagione in Serie D del Parma, quella della rinascita, nonostante il giocatore arrivò soltanto nel mercato invernale dopo la prima parte di stagione nel Rimini. Ma cos'è cambiato da allora per PM7?

Sicuramente il ruolo. Sembrano infatti lontani i tempi in cui questo ragazzo classe '95 seminava il panico nei campi di Serie D in posizione di ala destra. L'ex Rimini, soprattutto a gara in corso, ha dimostrato in quella mezza stagione di Parma di poter essere incontenibile per le difese avversarie. Del resto, il giocatore era già fuori categoria per gli standard dei dilettanti, ma al tempo stesso arrivava senza chissà quali credenziali: per dirla in altri termini, pochissimi tifosi crociati lo conoscevano.

La scorsa stagione, quella di Lega Pro, lo ha visto alternarsi tra campo e panchina, ed è stata una sorta di annata di transizione. Questo perché Mazzocchi ha incontrato sulla sua strada Roberto D'Aversa, che sin dal primo momento ha deciso di cambiar ruolo all'esterno partenopeo: da ala che era, infatti, l'ex Rimini è stato trasformato dal tecnico nativo di Stoccarda in un terzino destro. D'Aversa ci ha visto lungo, intuendo in Mazzocchi le capacità per imparare a dovere quel ruolo, considerando anche che la giovane età poteva essere dalla sua. Se in Lega Pro lo abbiamo visto sfoderare a volte buone prestazioni, altre volte meno, lo si deve anche al percorso di crescita del giocatore, che prevede anche dei momenti di "stop" da cui imparare.

Oggi, ci ritroviamo con un giocatore ancora giovane, più maturo e consapevole, cresciuto in modo esponenziale nella fase difensiva, ma che non disdegna galoppate in avanti. Non stupisce poi così tanto, insomma, che il giocatore sia finito nei radar di diverse società di categoria superiore, anche se si tratta di interessamenti da verificare al meglio. In tutto questo, Mazzocchi deve ringraziare sicuramente D'Aversa: chi lo ha visto giocare in Serie D da attaccante esterno, difficilmente si sarebbe potuto immaginare di rivederlo due anni dopo sì, titolare, ma non nella posizione di terzino destro.