Col Piacenza ritrovati gol e spirito crociato, ma manca ancora qualcosa. Sorteggio favorevole: il destino è più che mai nelle mani del Parma

25.05.2017 21:56 di  Vito Aulenti  Twitter:    vedi letture
Col Piacenza ritrovati gol e spirito crociato, ma manca ancora qualcosa. Sorteggio favorevole: il destino è più che mai nelle mani del Parma
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

Quella di ieri sera contro il Piacenza non è stata una grandissima partita, bisogna dire la verità. Ma è altrettanto vero che in questa fase della stagione contano solo e soltanto i risultati, non lo spettacolo. In definitiva, quindi, il Parma può ritenersi soddisfatto, e non solo per la qualificazione ai quarti, ma anche per aver ritrovato i gol degli attaccanti (Nocciolini non segnava da Parma-Maceratese del 2 aprile scorso), un'importante solidità difensiva (non subisce gol da 360') e lo spirito crociato, ossia quel desiderio di lottare e correre sino all'ultimo secondo, senza risparmiarsi nemmeno per un istante. Essendo il Parma una squadra che punta a vincere i playoff, tuttavia, un "piccolo" difetto dobbiamo pur rimarcarlo: e allora diciamo che, pur avendo disputato un match quasi perfetto a livello tattico e difensivo, ieri la formazione crociata è mancata in fase di costruzione (anche se Corapi è apparso molto più propositivo e "coraggioso" dell'impalpabile Scozzarella) e sotto l'aspetto della lucidità, con diversi appoggi banali sbagliati malamente e un paio di occasioni clamorosamente divorate sotto porta.

Malgrado le suddette lacune, sulle quali la squadra può e deve lavorare in questa settimana, si può guardare al futuro con una discreta dose di entusiasmo e fiducia. Il sorteggio odierno è infatti stato sin troppo benevole per il Parma, che ai quarti affronterà una Lucchese rognosa, ma non certo irresistibile. I numeri dicono che la compagine rossonera guidata da Giovanni Lopez ha chiuso la regular season al nono posto nel Girone A, con ben 27 punti in meno rispetto alla capolista Cremonese: dati "incoraggianti" per i ducali, che però farebbero bene a non sottovalutare i toscani, i quali sono stati capaci di eliminare nei primi due turni dei playoff due squadre toste come Arezzo e Albinoleffe. Poche chiacchiere, dunque, e tanto lavoro. Perché ora più che mai il destino è nelle mani di Lucarelli e compagni: considerando anche le possibili sfidanti in semifinale (Cosenza e Pordenone, quest'ultimo battuto per ben due volte dai gialloblu durante l'anno), se il Parma gioca da Parma, la finale di Firenze è tutto fuorché un sogno irrealizzabile.