Cerri e Rossi: ritorni romantici, ma in avanti il Parma ha bisogno di altro. Nomi per la porta interessanti: meglio l'usato sicuro o un investimento per il futuro?

31.05.2018 22:21 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Cerri e Rossi: ritorni romantici, ma in avanti il Parma ha bisogno di altro. Nomi per la porta interessanti: meglio l'usato sicuro o un investimento per il futuro?
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il mercato è appena cominciato, ma sono già tanti i rumors che riguardano il neopromosso Parma. Soprattutto per ciò che concerne l'attacco, le voci che circolano sono numerose e suggestive: oltre a Mario Balotelli, infatti, nelle ultime ore si sono fatti i nomi di Alberto Cerri e Giuseppe Rossi, due punte che hanno in comune il fatto di essere cresciute nel Settore Giovanile gialloblu. Un loro eventuale ritorno nel Ducato sarebbe assai affascinante e romantico, ma, razionalmente parlando, il Parma, forse, avrebbe bisogno di un altro tipo di profilo per il reparto offensivo. Ad un prezzo ragionevole, Cerri potrebbe anche rappresentare una bella scommessa, però c'è da tenere in considerazione il fatto che il ragazzo ha giocato solo per qualche mese in A, facendo peraltro molta più fatica rispetto a quanto mostrato in cadetteria. Per quanto riguarda Rossi, invece, se le sue qualità tecniche non si discutono, lo stesso non si può dire per la sua integrità fisica, la quale, purtroppo, rimane una grossa incognita. 

Anche per la porta, radiomercato non sta deludendo: i nomi accostati al Parma sono infatti di assoluto valore. In particolare, pare che il club crociato abbia messo gli occhi su Emiliano Viviano e Marco Sportiello, due tra i portieri più affidabili del torneo di A. Resta da capire se la strategia della società sia quella di puntare sull'usato sicuro, risparmiando così qualcosina sul cartellino (in questo caso, finirebbe in pole position il blucerchiato classe 1985, cercato con forza anche dallo Sporting Lisbona), oppure se fare un sacrificio ulteriore e guardare anche al futuro, effettuando così un investimento più cospicuo (il prescelto, in quest'ultimo caso, sarebbe il classe 1992 di proprietà dell'Atalanta).