Brutte notizie per gli avversari: Calaiò rompe il digiuno dopo 56 giorni. E il centrocampo torna ad essere decisivo

01.06.2017 21:02 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Brutte notizie per gli avversari: Calaiò rompe il digiuno dopo 56 giorni. E il centrocampo torna ad essere decisivo
© foto di Alberto Porti/ParmaLive.com

No, Emanuele Calaiò non ha dimenticato come si fa gol. E la conferma è giunta ieri, quando, in un momento delicatissimo del match d'andata con la Lucchese, ha fatto valere i suoi gradi da capitano, prendendo per mano la squadra e conducendola ad un prezioso successo che sa quasi di semifinale. Dopo Yves Baraye (che aveva già segnato nell'ultima gara della regular season con la Reggiana) e Manuel Nocciolini, dunque, anche il terzo attaccante crociato si è sbloccato, dopo ben 56 giorni di digiuno (l'ultimo centro dell'Arciere risale a Padova-Parma del 5 aprile scorso). Una pessima notizia per le difese avversarie, che ora dovranno fare i conti con tre giocatori completamente ritrovati, sia a livello fisico che mentale.

L'altra nota positiva della serata di ieri è senz'altro rappresentata dalla prestazione dei tre di centrocampo. A partire da quella di Ciccio Corapi, che, come di consueto, ci ha messo corsa e cuore, tanto da guadagnarsi gli applausi scroscianti dell'esigente pubblico del Tardini. Ma a rendersi protagonisti di un'ottima gara sono stati anche Manuel Scavone, pronto a dare una mano ai compagni in entrambe le fasi e in ogni zona del campo, e Gianni Munari, il quale ha dimostrato sul campo di valere ben altre categorie, e non solo per il delizioso assist no look che ha permesso a Calaiò di pareggiare i conti in chiusura di primo tempo. Come non citare, infine, Matteo Scozzarella, bravo a mettersi alle spalle le critiche delle ultime settimane e a farsi trovare pronto a gara in corso con l'importantissimo e bellissimo suggerimento per il 2-1 dell'Arciere. Nelle prossime decisive partite, il Parma avrà bisogno anche di lui e della sua qualità.