Basta stop e basta pensare alla vetta: non bisogna farsi sfuggire i playoff

06.02.2018 19:40 di Sebastian Donzella   vedi letture
Basta stop e basta pensare alla vetta: non bisogna farsi sfuggire i playoff
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Un mercato stellare, tanti complimenti da parte degli addetti ai lavori, il sogno Serie A. Negli ultimi giorni il mondo Parma, forse, ha corso troppo. La Cremonese prima e il Brescia poi hanno pensato a riportare sulla terra gli amanti della maglia crociata. Presi dalla sbornia del calciomercato, ormai grande catalizzatore dell'attenzione mediatica sportiva, in pochi hanno tenuto a mente che l'unico giudice supremo, nel calcio, resta sempre il campo. 

Inutile, dunque, gioire per l'arrivo di Ciciretti se poi non vinci. Inutile pensare che ti sei rafforzato come pochi, meritando i titoli di tutta la stampa specializzata, se poi i risultati non arrivano. Il diesse Faggiano prima e mister D'Aversa poi ci hanno provato a tenere bassa l'aspettativa. Le loro, però, sono state considerate dichiarazioni di facciata, di chi sa che deve tenere buona la piazza ma in fondo in fondo punta non in alto ma in altissimo. 

Eppure i due avevano spiegato a chiare lettere la situazione: non essendo un videogioco, tra vecchi e nuovi arrivati serve un periodo di ambientamento, al tecnico serve del tempo per capire le potenzialità di tutti per attuare le migliori strategie. I crociati hanno cambiato tanto a gennaio, sicuramente rinforzandosi. Però serve tanto lavoro per far andare a pieno regime una macchina come quella ducale, con tanti giocatori esperti e tante stelle per la categoria. 

E soprattutto, adesso, serve ritornare al passato: all'obiettivo playoff che sembrava ormai raggiunto e che, invece, è nelle mani gialloblù solamente per un punticino. E mentre la promozione diretta si allontana a sette lunghezze, la possibilità di uscire fuori dalla griglia degli spareggi diventa elevata, almeno per il momento. È tempo di tornare a ragionare con calma, di guardarsi le spalle e di ripartire con quell'umiltà che ha aiutato i crociati a issarsi tanto in alto nella prima parte di stagione. Per evitare brutte sorprese nella seconda.