Arrivati gli attesi rinnovi di Baraye e Nocciolini, era giusto premiarli. Catalizzare tutte le energie sul campo: nulla è perso

08.03.2017 21:16 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Arrivati gli attesi rinnovi di Baraye e Nocciolini, era giusto premiarli. Catalizzare tutte le energie sul campo: nulla è perso
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

A fare notizia nella giornata di oggi è sicuramente un doppio rinnovo molto atteso in casa Parma, quello degli attaccanti Yves Baraye e Manuel Nocciolini, tra le note più liete della stagione dei crociati e, se vogliamo, forse le due rivelazioni principali di quest'anno. La stagione di Baraye, infatti, era partita in sordina, con il senegalese confermato per il rotto della cuffia nonostante i venti gol dell'anno scorso e "pensato" inizialmente come centrocampista (salvo poi cambiare idea). Nocciolini, d'altro canto, era arrivato nel Ducato con l'idea di essere forse l'ultimo attaccante in rosa, ma la sua fame gli ha permesso di scalare le gerarchie in rosa, imponendosi come titolare sia sotto il regno di Apolloni che dopo l'avvento di D'Aversa sulla panchina crociata.

Insomma, per entrambi si tratta di un rinnovo meritato, sulla cui eventualità avevamo già scritto settimane fa: per entrambi, infatti, il contratto in essere sarebbe scaduto a fine stagione, e perderli a costo zero sarebbe stato un vero peccato. Certo, rinnovare il contratto pur non sapendo in quale categoria giocherà il Parma il prossimo anno potrebbe essere anche un rischio, ma la programmazione deve avvenire a prescindere dalla serie in cui i crociati saranno protagonisti nella stagione ventura. Oltretutto, se Baraye e Nocciolini hanno dimostrato, con le prestazioni sul campo, di essere cresciuti molto e di essere tra gli uomini più importanti di questa squadra, non c'era motivo di non riconoscere loro un premio. Fino al giugno 2019, dunque, per entrambi c'è solo la maglia del Parma.

Ma parliamo anche di altro, specificatamente della classifica, con il Venezia che si è allontanato ulteriormente dopo il mezzo passo falso del Parma nel posticipo. Cinque punti da recuperare in dieci gare sono effettivamente tanti, ma abbiamo visto come nel giro di un paio di settimane le situazioni possono facilmente capovolgersi. E poco importa se i lagunari stanno rilasciando dichiarazioni su dichiarazioni: quelle rimangono fuori dal rettangolo di gioco. E' chiaro che adesso il margine di errore per il Parma è ridotto al minimo sindacale, ma non c'è motivo per mollare proprio adesso. Vincere contro il Mantova, a prescindere da cosa farà il Venezia, sarebbe infatti la miglior medicina per dimostrare che il pari con il Forlì sia stato solo un incidente di percorso. D'altronde, per quanto una squadra possa essere forte, è oggettivamente difficile che qualcuno possa intraprendere un filotto di quindici vittorie consecutive (contando già le cinque vittorie di fila già ottenute dai lagunari). Insomma, bisogna crederci ancora: quella da scalare sembra una montagna, ma, concedetemelo, le montagne sono fatte apposta per essere scalate.