Ancora un ostacolo molto alto: l'Inter al Meazza. D'Aversa crede in un'impresa possibile

15.09.2018 10:51 di  Mattia Boselli   vedi letture
Ancora un ostacolo molto alto: l'Inter al Meazza. D'Aversa crede in un'impresa possibile
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Dopo la gara al Tardini contro la Juventus, persa ma caratterizzata da segnali incoraggianti, e la prima pausa di campionato condita dalle amichevoli contro Colorno e Livorno, il Parma torna in campo e lo fa alla Scala del Calcio, ospite dell'Inter. Ebbene sì, tornare in Serie A significa ovviamente tornare anche al Giuseppe Meazza a quasi tre anni e mezzo dall'ultima volta, una bella emozione.

Mister Roberto D'Aversa individua i nerazzurri come una possibile antijuve: "Giochiamo contro una squadra costruita per competere con la Juventus, in uno degli stadi più belli d'Italia: dobbiamo considerare il fatto che a differenza della gara contro la Juventus non c'è il fattore campo a nostro favore, dobbiamo dunque essere bravi a stare in partita". Vero che tra i padroni di casa potrebbero mancare, oltre sicuramente a Martínez, anche Icardi e Vrsaljko che sono convocati ma paiono non essere al meglio, però "se non c'è Icardi ci sarà un altro al suo posto, loro hanno grande potenziale in una rosa costruita per competere contro la Juventus, guai a pensare che si tratti di un impegno più semplice per una loro assenza". Anche perché è più lungo l'elenco di chi, da triste consuetudine, mancherà nel Parma: parliamo di Dezi, Munari, Scozzarella, Biabiany, Grassi e del...lungosqualificato Calaiò. Rispetto a prima della sosta sono però diversi i giocatori recuperati: Ciciretti, Sprocati, Bastoni e Gazzola cui possiamo aggiungere Siligardi, reintegrato nella lista.

A differenza della sponda rossonera dei Navigli, sulla quale il Parma si è regalato più volte splendide soddisfazioni, la Milano nerazzurra fino ad oggi ha lasciato pochi ricordi indimenticabili ai crociati: appena due le vittorie, entrambe arrivate nel 1999 (prima in Coppa Italia, poi in campionato), più numerosi i pareggi fra cui gli ultimi due confronti: 3-3 nel dicembre 2013 con un Parma che di lì a poco più di una settimana avrebbe compiuto un secolo, ed 1-1 nell'aprile 2015, coi crociati in campo nonostante la dichiarazione di fallimento arrivata a marzo. D'Aversa non firmerebbe per un pari, almeno non a priori: "Quando si parte per giocare non ci si deve mai precludere la possibilità di vincere: se si affronta la partita cercando di vincere magari porti a casa un punto, se giochi per il pareggio può essere più difficile ottenerlo. Non credo che ci sia qualcuno che parta pensando di pareggiare questa partita, quando si inizia la gara vi garantisco che si pensa sempre a fare il massimo risultato". I pronostici dei bookmakers sono nettamente avversi e ragionevolmente se il Parma dovesse tornare a casa con un pareggio noi saremmo piuttosto soddisfatti, ma le parole del tecnico crociato sono condivisibili: è giusto provare a vincere anche gare sulla carta difficilissime. Provate ad immaginare con che entusiasmo si ripartirebbe dopo una prova bella e fruttuosa a Milano!