Al San Nicola, con la squadra della C e venti giorni di preparazione: ma cosa vi aspettavate?

07.08.2017 16:32 di  Simone Lorini  Twitter:    vedi letture
Al San Nicola, con la squadra della C e venti giorni di preparazione: ma cosa vi aspettavate?

Ma cosa vi aspettavate dal Parma di ieri sera? Leggendo la delusione dei tifosi sui social, e non solo, non riesco a capacitarmene. Abbiamo esordito nella nuova stagione sfidando la regina delle favorite alla promozione in Serie A e non di quest'anno, ma da almeno un triennio, una squadra costruita per vincere ancora e ce la siamo giocata fino alla fine, sconfitti solo dalle giocate di un singolo. Questo nello stadio più caldo della B, con la squadra della Lega Pro (o Serie C, per i neofiti) e con venti, o più precisamente diciassette giorni di preparazione. Io non ho mai visto nella mia vita di giornalista sportivo una squadra esordire ufficialmente a due settimane dall'inizio del ritiro, ma questo calcio moderno un po' ridicolo ha rotto anche questo tabù. 

Io piuttosto sono rimasto basito quando Baraye ha preso palla a sinistra dopo 60 secondi, scartato due avversari per essere travolto dal terzo: ammetto che il talento di questo giocatore, che a Parma abbiamo visto un po' in tutte le salse, sia temperamentali che tattiche, non finisce mai di stupirmi, tanto da fare la differenza non solo in D, non solo in Lega Pro, ma anche in B. Tornando alla squadra, ricordo che lo stesso undici, con la differenza di Nocciolini per Siligardi (non in gran serata ieri ma utilissimo sui calci piazzati, fattore molto decisivo), ha chiuso il campionato a anni luce dal Venezia, faticando ad avere ragione del Pordenone e vincendo i playoff grazie ad uno sforzo collettivo più che di qualità. 

Il mercato 2017/18 ha avuto l'innegabile merito di allungare e di molto la panchina di D'Aversa, un problema gravissimo della passata stagione, ma acquistare tanto non vuol dire acquistare bene (né male, sia chiaro). Parma protagonista sul mercato? Di sicuro. Parma re del mercato? Da dimostrare. Se Di Gaudio, Dezi, Gagliolo, lo stesso Siligardi e magari una delle scommesse fatte da Faggiano a parametro zero si dimostreranno giocatori di alto livello per la Serie B, si potrà parlare di mercato positivo, ora invece serve solo pensare a lavorare, trovare brillatezza e meccanismi, inserendo in squadra i giocatori in grado di alzare il tasso fisico e tecnico. Per ogni giudizio, diamo almeno a questa squadra un mese per lavorare insieme.