Lucchese, i tre pilastri difensivi non cambiano mai

30.05.2017 22:27 di Sebastian Donzella   vedi letture
Marcos Espeche
Marcos Espeche

Davanti a una porta ci sono un italiano, un albanese e un argentino...Non è l'inizio di una barzelletta ma la formula difensiva della Lucchese. Un reparto, quello arretrato, vero e proprio punto di forza dei rossoneri, grazie al compatto 3-5-2 disposto da mister Lopez. A formare la linea Maginot toscana, in un blocco praticamente indivisibile, è il trio Capuano-Dermaku-Espeche.

Tre giocatori divisi dall'età (35 il primo, 25 il secondo, 31 il terzo) ma accomunati da una grande fisicità. I tre, in stagione, hanno collezionato complessivamente 91 presenze che sarebbero potute essere di più se non ci fossero state squalifiche in mezzo: il più presente è stato Marcos Espeche con 36 apparizioni, tre in più di Castriot Dermaku e quattro in più di Ciro Capuano. Tre giocatori diventati fondamentali nell'economia del gioco lucchese pur provenendo da percorsi totalmente differenti: il calciatore sudamericano da sei anni indossa i colori rossoneri, con i quali è partito addirittura dall'eccellenza, il suo collega balcanico vive in Lega Pro da sei anni (quattro di salvezze col Melfi) ma con la prospettiva di tornare all'Empoli, proprietario del cartellino da un anno a questa parte. E infine c'è Capuano che, per i calciofili, non è certo uno sconosciuto vista la sua lunga carriera da terzino in Serie A tra Bologna, Palermo e Catania. 

E visto che l'attacco rossonero è il meno attivo tra le squadre che hanno raggiunto la Final Eight, è facile capire come sia la difesa ad aver fatto le fortune della Lucchese in questa stagione. Calaiò, Nocciolini e compagni, insomma, sono avvertiti...