Inter, Mazzarri: "Affrontare il Parma in trasferta non è facile, partiamo bene"

31.10.2014 13:15 di  Redazione ParmaLive   vedi letture
Inter, Mazzarri: "Affrontare il Parma in trasferta non è facile, partiamo bene"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alla vigilia della gara contro il Parma, il tecnico dell'Inter Walter Mazzarri ha parlato in conferenza stampa presentando la sfida del Tardini contro i gialloblù di Donadoni, di cui teme l'impianto di gioco e la voglia di riscatto dopo le sei sconfitte di fila: "Il Parma ha raccolto meno di quello che ha meritato, è una buona squadra. Quando affronti le squadre in casa loro non è mai facile, ma confido nella nostra forza e di continuare a fare quanto fatto nelle ultime tre partite. Trappole e tranelli non ce ne saranno, anche se il rispetto per l'avversario non manca. Dobbiamo partire bene, fare la fare passiva molto forte, tutto quello che abbiamo fatto nelle ultime tre gare, dove ho visto la squadra che vorrei sempre vedere". 

Cassano è l'uomo che può impensierirti di più?
"Sta facendo un grande campionato, è in forma, ma anche la squadra è forte e sta raccogliendo di meno di quanto meriterebbe. Noi però siamo l'Inter e se facciamo bene possiamo mettere in difficoltà chiunque". 

La situazione stucchevole che c'è col pubblico di San Siro è sanabile in qualche modo?
"Io non sto a contare i fischi, sono sempre preoccupato che le cose esterne non incidessero sul rendimento dei ragazzi. Siamo in democrazia e bisogna rispettare le idee di tutti. Non ne parlerei nemmeno più". 

E' preoccupato per la situazione dei tanti infortunati?
"Fate i conti voi, noi stiamo cercando di recuperare più giocatori possibili. Oggi stiamo provando a recuperare Hernanes, mi preoccupa anche il fatto che rispetto a domenica non so se l'avrò a disposizione. Campagnaro è out, rispetto all'ultima partita abbiamo ulteriori incertezze".

Il problema di Palacio è psicologico?
"Se si trova davanti al portiere per 2-3 volte vuol dire che il gioco c'è. Il giocatore stesso che arriva lì vuol dire che ha tempi e consapevolezza, se sbaglia poi le cause sono tante, nella storia del calcio abbiamo visto tante situazioni simili. Rodrigo deve stare tranquillo e giocare per la squadra, quando meno se l'aspetta la metterà dentro. L'ho già detto a Cavani, che faceva tantissimi gol, così come l'ho ripetuto a tutti i grandi attaccanti che ho avuto".

Puscas e Bonazzoli come stanno?
"Sono due ragazzi molto interessanti e da quando li ho visti in estate li ho visti davvero cresciuti. Sono ragazzi che mi stuzzicano, ma noi siamo l'Inter e abbiamo tante pressioni in campo, sapete cosa vuol dire indossare la maglia dell'Inter. Li sto tenendo caldi e al momento opportuno verranno schierati".

Dodò ha iniziato benissimo ma ultimamente sta trovando un po' di difficoltà: come mai?
"Il problema è che non ho mai potuto cambiarlo. Giocare ogni tre giorni nei ritmi di questo calcio moderno, tutti hanno bisogno di un po' di riposo ma non sono riuscito a darglielo".

Si riuscirà a centrare la terza vittoria consecutiva in questa emergenza?
"Noi dobbiamo pensare di migliorarci ed evitare questa alternanza di risultati. Dobbiamo cercare i risultati e non pensare ad altro, come abbiamo fatto quando abbiamo fatto quelle due brutte sconfitte. Adesso il pensiero va al Parma, solo al Parma, Parma, Parma. Poi penseremo al Saint-Etienne". 

Kuzmanovic potrebbe partire titolare?
"Potrebbe essere, è uno dei pochi freschi, dipende anche da Hernanes che non so se e come potrò averlo. Considerate che io devo anche avere tre cambi. Kuz comunque è un candidato a giocare, se lo merita".

Sono le coppe il motivo dei tanti infortuni?
"Non credo, io penso il discorso vada riportato alla costruzione della squadra, dove i giocatori sono arrivati per lo più all'ultimo. A livello muscolare non ce ne sono stati tanti, mentre diversi sono arrivati da trauma. Alcuni sono venuti un po' casuali, siamo stati sfortunati ma per ora la squadra ha reagito bene".

Dopo le sconfitte con Cagliari e Fiorentina eri convinto che la squadra reagisse? Se sì qual è stata la chiave di questa riscossa?
"Credo che sia abbastanza facile spiegarlo: la gara con la Fiorentina è arrivata prima della sosta e durante quella in molti hanno potuto lavorare. I ragazzi sono tutti convinti e uniti, hanno tirato fuori qualcosa in più per uscire dalla crisi, perché tutte le componenti sono unite e gli episodi ci hanno sorriso".

Juan Jesus è la vera sorpresa della stagione?
"Glielo dissi già l'anno scorso che poteva diventare un titolarissimo del Brasile, credo sia migliorato tantissimo. Ha una fisicità importantissima che gli permette di giocare sempre, cosa che a noi serve tanto".

Osvaldo come sta? Potrebbe recuperare per l'Europa League?
"I dottori mi dicono che ci sia un barlume di speranza per lui e per Nagatomo, ma adesso pensiamo solo al Parma con gli uomini che abbiamo a disposizione".