Amarcord - 1996/1997, la rimonta fino al secondo posto: uno scudetto sfiorato

25.04.2018 23:11 di Giuseppe Emanuele Frisone   vedi letture
Amarcord - 1996/1997, la rimonta fino al secondo posto: uno scudetto sfiorato
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ultimamente, si parla tanto della grande rimonta del Parma di D'Aversa. Proprio nel momento in cui gran parte della tifoseria si era arresa a dover disputare i playoff, la squadra crociata ha ripreso a ingranare, riconquistando la seconda posizione che mancava dalla quindicesima giornata. Di recuperi il Parma, nella storia del calcio, se ne intende. E, se si parla di secondo posto, si fa fatica a non citare il famoso secondo posto in Serie A della stagione 1996/1997, con Carlo Ancelotti sulla panchina gialloblu. Riavvolgiamo dunque il nastro e torniamo a ben ventun anni fa.

Quella stagione è passata alla storia come quella dello scudetto sfiorato dal Parma. Tanti dubbi ancora permangono, visto che, nello scontro diretto tra Juventus e Parma, i piemontesi riuscirono ad agguantare la parità grazie a un rigore molto dubbio (per usare un eufemismo). Quel che però non tutti si ricordano, forse, è che quella stagione cominciò tra mille difficoltà in casa Parma. Dopo le prime - convincenti - partite, infatti, la squadra di Ancelotti incappò in un periodo molto negativo: dopo la quinta giornata (vittoria esterna sul Cagliari per 1-0), i gialloblu si fermarono, e sembrarono incapaci di tornare a vincere. Questo in effetti è ciò che accadde fino alla tredicesima giornata (Vicenza-Parma 1-1). I ducali si ritrovarono anche a fare i conti con il malumore dei tifosi: in estate, infatti, la dirigenza aveva ceduto al Chelsea l'idolo Gianfranco Zola, puntando su un giovane attaccante argentino: Hernan Crespo, proveniente dal River Plate. Crespo, fino a quel momento, aveva deluso le aspettative, e il Parma, dopo tredici giornate, viaggiava appena al di sopra della zona retrocessione, con 15 punti e il secondo peggior attacco della A.

Numeri, certo, che facevano paura, per una squadra che aveva appena terminato il glorioso ciclo con Nevio Scala ma che voleva confermarsi, in Italia e in Europa. La svolta - in positivo - arrivò alla quattordicesima giornata, con la vittoria a San Siro contro il Milan (gol decisivo di Mario Stanic). E da lì in poi fu proprio l'1-0 il punteggio più frequente del Parma, che con questo risultato subito dopo batté anche la Juventus con un gol di Chiesa (papera di Peruzzi). Seguiranno poi i successi su Verona e Bologna (sempre per 1-0), con un Parma che nel girone di ritorno apparirà del tutto trasformato e arriverà allo scontro diretto con la Juventus con sei punti di ritardo dai bianconeri. Il resto è storia, e nell'1-1 del Delle Alpi ci furono effettivamente tanti rimpianti, visto che poi il Parma concluderà il campionato a due sole lunghezze dalla Juventus. In tutto questo, anche lo stesso Crespo aveva finalmente deciso di dimostrare chi fosse realmente, e lì comincerà la grande love story tra l'attaccante argentino e il club emiliano.