Leonardi: "La Juve non ha opzionato Cerri. L'Udinese? Non potremo mai essere come il club friulano..."

22.05.2013 01:18 di Vito Aulenti Twitter:    vedi letture
Leonardi: "La Juve non ha opzionato Cerri. L'Udinese? Non potremo mai essere come il club friulano..."
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© foto di Andrea Ninni/Image Sport

Intercettato dai microfoni di StadioTardini.it, Pietro Leonardi ha smentito categoricamente l'indiscrezione secondo la quale la Juventus avrebbe strappato un'opzione su Cerri, e, stuzzicato dai giornalisti presenti alla presentazione della nuova linea d'abbigliamento firmata Parma F.C., ha affrontato gli altri temi caldi di casa gialloblu.

Amauri ha rinnovato il contratto: chiuderà la carriera a Parma.
"Il fatto di dire che chiuderà la carriera a Parma è determinato dall'età di Amauri. Ha fatto questa scelta che noi abbiamo accolto con grande orgoglio, quello di distribuire il tutto e di pensare a lunga gittata. Siamo contenti, è un punto di riferimento, uno dei tanti nostri punti di riferimento, così come Paletta, Mirante e altri giocatori. Loro sono lo zoccolo duro che va a sommarsi a tutti quei ragazzi che ci hanno dato tanto. E' inutile fare dei nomi, non voglio mancare di rispetto nei confronti di tutti gli altri ragazzi. Per noi sono tutti importanti".

Ghirardi ha detto che, in caso di offerte irrinunciabili da parte di grandi squadre, farete un sacrificio, ma non più di uno.
"Non abbiamo voglia di smontare qualcosa che abbiamo creato. Ovviamente sono d'accordo col Presidente quando dice che non dipende solo da noi e che se ci sono delle offerte, e fino ad ora vi garantisco che non ce ne sono state, che non vanno soltanto alla società, ma anche al calciatore, diventa difficile continuare il rapporto, perchè poi potrebbero esserci dei problemi col ragazzo. Io non sono mai per i giocatori scontenti. Vediamo, è appena iniziato il mercato".

Anche Leonardi ha i suoi corteggiatori...
"No, non ci sono corteggiatori. Faccio parte di una realtà ben precisa, che è quella del Parma. Non ho voglia di dire se ho ricevuto offerte, perchè ad oggi è diventata una moda quella di dire di essere stati cercati. So solo io quelli che mi cercano, agli altri non deve interessare la questione, anche perchè a me interessa solamente dare continuità al progetto Parma".

Donadoni resta a Parma?
"E' da 4-5 mesi che stiamo sempre a parlare di Donadoni. E' giusto dare un taglio alla questione. Siamo alla fine, quasi all'inizio della prossima stagione: abbiamo pianificato tutto, oggi (ieri, ndr) Donadoni è andato in vacanza e ci siamo salutati con la pianificazione per il prossimo anno. Più di questo non so che dire, è tutto fin troppo chiaro".

Ghirardi ha detto che l'Udinese è un modello da seguire per voi.
"Vi do uno scoop, non sono d'accordo con Ghirardi. Non possiamo rapportarci all'Udinese, perchè il club bianconero sta facendo dei miracoli e ha una cultura del tifoso completamente diversa dal Parma: la cultura del tifoso dell'Udinese si basa sulla novità e sul calciatore che si mette in mostra per andare in un grande club; il tifoso del Parma è molto più conservatore, è la storia che determina ciò. C'è la voglia di tutti di restare a Parma ed esempi concreti sono quelli di Paletta e Amauri a gennaio. Se lo stesso fatto fosse successo a Udine, i due a quest'ora sarebbero già da un'altra parte... A Parma son voluti restare e noi siamo stati contenti di farli restare. Non si devono cercare modelli, ogni squadra ha una storia a sè. L'Udinese fa delle cose eccellenti, è una macchina da guerra, ma adotta quel principio lì. Se noi pensiamo di andar dietro al progetto dell'Udinese, poi potremmo trovarci davanti a delle problematiche. Noi dobbiamo crearci il nostro modello, che è quello di sviluppo delle infrastrutture, del centro direzionale riammodernato, di nuove soluzioni relative allo stadio. E' vero che l'Udinese ha pensato al nuovo stadio, però le infrastrutture e il settore giovanile sono completamente diversi tra le due società. Ghirardi forse intende emulare l'Udinese per i risultati e la classifica, e su questo sono d'accordo con lui, ma per il modello dico che sono due cose completamente differenti".

Si è parlato di un'opzione della Juve su Cerri...
"Smentisco categoricamente la notizia. Non abbiamo opzioni, il giocatore è al 100% del Parma. Queste indiscrezioni prima parlavano di vendita immediata; dopo le mie smentite dicono che lo venderemo tra un anno: questa è un po' come la storia della volpe e dell'uva... Cerri è del Parma, non abbiamo nessun motivo di fare opzioni. Lui deve conquistarsi sul campo le sue prospettive. Io ho detto che è un predestinato, però questo non vuol dire né che bisogna caricare il ragazzo di responsabilità né che dobbiamo caricarci di tante aspettative".

Il capitano dell'Under 17 partirà in ritiro con la prima squadra?
"Penso proprio di sì. Dipenderà dal numero di giocatori in rosa e da quanto è bravo quello che farà il mercato del Parma a liberarsi dei contratti di quei giocatori che non fanno parte del progetto relativo al prossimo anno. Io ritengo sia molto importante continuare a fargli annusare quello che è la prima squadra".

Il vostro è un progetto conservativo o sbaglio?
"E' così. Penso che la chiave di un possibile successo sia dare continuità. Il rinnovo di alcuni calciatori tra i quali Amauri, la continuità e la crescita di giocatori come Gobbi, Mirante e Galloppa, e i giovani che continuano ad arrivare, devono essere la chiave del nostro successo. Ci auguriamo che sia così, speriamo a fine anno di averci preso. Noi facciamo molta presa sull'appartenenza - e il centro di Collecchio ne è la testimonianza - e sulla voglia di rappresentare questa maglia, e cerchiamo di trascinare ancora di più la nostra tifoseria".

L'obiettivo per il prossimo anno rimane la salvezza?
"Non è un obiettivo solo del Parma, perchè tolte le prime squadre, tutte quante lotteranno per la salvezza. L'Udinese, nonostante quest'anno sia arrivata quinta, all'inizio della prossima stagione parlerà di obiettivo salvezza... Siamo in 20: tolte 6 squadre, in 14 diranno all'inizio che l'obiettivo stagionale è quello di salvarsi.