ESCLUSIVA PARMALIVE - Scala: "Il mio Parma? Una squadra fenomeno"

"La squadra di Donadoni ha un'intelaiatura interessante"
28.03.2013 21:30 di Alessio Barletti   vedi letture
ESCLUSIVA PARMALIVE - Scala: "Il mio Parma? Una squadra fenomeno"

Quando una persona parla di Parma, il primo pensiero va all'inizio degli anni '90 quando i gialloblu hanno fatto la storia ed alla guida di quella squadra c'era Nevio Scala. Il tecnico veneto, ora impegnato nel settore agricolo nelle campagna vicentine, con i gialloblu ha vissuto 7 anni incredibili coronati da successi in Italia ed in Europa ed è stato contattato dalla redazione di Parmalive.com per parlare del momento che sta attraversando la squadra di Donadoni, ma anche per fare un tuffo nel passato.

Come giudica questa stagione del Parma. Un grande girone d’andata, mentre un ritorno con qualche difficoltà in più.
"Direi che la disamina che ha fatto lei è concreta e rispecchia l'andamento. Nel girone d'andata sembrava che i gialloblu potessero puntare a qualche obiettivo più ambizioso, come l'Europa, ma poi qualcosa è successo ed hanno attraversato un momento di difficoltà. Questo calo di rendimento, devo dire la verità, un po' mi ha sorpreso. Comunque la vittoria sul Torino ha portato dei punti importanti, anche se il Parma non deve sentirsi ancora del tutto salvo per non correre pericoli inaspettati. Devo anche dire però che l'intelaiatura di questa squadra a me piace molto e sono fiducioso per il futuro, nel quale si può costruire qualcosa di importante".

Quali possono essere state le cause di questa flessione?
"Sinceramente non so spiegarne i motivi, forse troppe voci di mercato anche intorno a Donadoni hanno inevitabilmente distratto un po' l'ambiente".

C'è un giocatore che l'ha sorpresa in particolare in questo Parma?
"Non ho seguito assiduamente la squadra ed è per questo che non me la sento di esprimere un giudizio su uno, piuttosto che sull'altro giocatore. Io sono sempre stato un allenatore che guarda alla squadra, cercando di non sbilanciarmi mai sul singolo per non creare delle problematiche. Ripeto a me questo Parma piace tutto, per il modo che ha di proporre calcio e per le fondamenta che sta creando per il fututo".

In questa squadra rivede qualcosa del suo Parma?
"Non per peccare di presunzione, ma quello che abbiamo fatto noi è irripetibile. La mia non era una squadra di fenomeni, ma una squadra "fenomeno". Dalla promozione in Serie A siamo sempre stati in Europa e devo dire che l'ambiente che circondava quei ragazzi era del tutto particolare, una bellissima atmosfera quasi unica come testimonia la serata di Wembley dove abbiamo portato mezza città con noi per sostenerci. Ancora oggi, quando giro per l'Italia, la gente si ricorda di quel Parma che ha fatto la storia ed ha avvicinato molti tifosi ai colori gialloblu".

C'è un ricordo particolare di quegli anni?
"Non posso legarmi ad un ricordo solo. Sono stati 7 anni fantastici, sia nei momenti belli come la promozione, la vittoria in Coppa Italia, Coppa Uefa e Coppa delle Coppe, ma anche nei momenti di difficoltà. In modo particolare nel primo anno di A quando abbiamo avuto una serie di risultati negativi la società è stata brava a tenerci uniti, così come la gente di Parma a starci vicino".

Negli ultimi giorni si è letto di un suo possibile futuro all'estero. 
"C'è qualcosa che bolle in pentola, ma al momento non voglio sbilanciarmi. Da qualche tempo a questa parte mi è tornata una gran voglia di allenare".

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